Quartucciu. Bistecche e maialetti arrostiti nei bracieri creati con i grandi massi. Le pietre dei nuragici per i barbecue. “Is Concas, troppi vandali davanti alla Tomba dei Giganti”. E’ l’appello lanciato dagli speleologi del Gruppo cavità cagliaritane, pubblicato il 15 Novembre dal quotidiano l’Unione Sarda.
Da L’Unione Sarda del 15 novembre 2010.
Quartucciu. Bistecche e maialetti arrostiti nei bracieri creati con i grandi massi. Le pietre dei nuragici per i barbecue.
Is Concas, troppi vandali davanti alla Tomba dei Giganti
Vandali scatenati a Pixina Nuxedda, nella zona archeologica di Is Congias. I massi della Tomba dei Giganti usati per i barbecue.
Tremila anni fa in quei pozzetti costruiti davanti alla grande tomba, i nuragici consumavano i riti sacri per accompagnare i loro morti. Oggi, tra quelle pietre, il fuoco continua ad ardere, come mostrano cenere e legna bruciata sempre presenti. Ma solo per per arrostire salsicce e maialetti. Uno scempio continuo, davanti alla Tomba dei Giganti, il monumento funerario di epoca nuragica incastonato in uno scenario da favola nella località Is Concas a San Pietro Paradiso, che sta scatenando non poche polemiche. Soprattutto perché i cultori del barbecue all’aperto usano, spostandoli continuamente dalle loro sedi originarie, i grandi massi del sito.
LE DENUNCE. A denunciare il degrado sono stati l’associazione Sardegna sotterranea, il Gruppo cavità cagliaritane e l’associazione Turisti per Cagliari, nelle cui sedi arrivano, sempre più numerose, le segnalazioni. Per questo hanno più volte segnalato il problema alla Soprintendenza, ma lo spettacolo desolante non è cambiato.
Basta raggiungere l’area archeologica di Quartucciu, per rendersi conto della grave condizione in cui versa il monumento.
Alcuni massi sono stati rimossi dall’esedra (la parte superiore) e ogni giorno tra le pietre che circondano quelli che erano i pozzetti votivi, si possono vedere le tracce di fuochi per improvvisati barbecue.
Così va avanti da tempo, con picchi di incivili nel periodo di Pasquetta e in estate. Lo sanno bene anche gli archeologi che più volte hanno ribadito la necessità di interventi.
I VOLONTARI. Marcello Polastri, presidente del gruppo speleo archeologico Cavità cagliaritane, ribadisce che la tomba, in aperta campagna, «merita un occhio di riguardo da parte delle istituzioni e degli enti predisposti alla tutela». Sono purtroppo diversi i siti campestri in territorio di Quartucciu abbandonati a se stessi, in balia del degrado.
Tra questi anche il nuraghe Nanni Arrù dalle parti di Sant’Isidoro. «La nostra intenzione», assicura l’assessore comunale alla Cultura, Damiano Paolucci, «è di rimettere in sesto sia la Tomba dei Giganti sia il nuraghe per inserirli in un circuito turistico assieme al museo e al parco archeologico di Pill’e Mata. Per questo stiamo cercando di reperire i fondi».
GLI ESPERTI. «Già alla precedente amministrazione comunale», sostiene l’archeologa Patrizia Zuncheddu, «avevamo segnalato i gravi problemi di degrado della Tomba dei Giganti che rappresenta un monumento funerario di grandissima importanza. Urgono interventi di consolidamento e restauro nonché di vigilanza per preservarlo e consentire una completa valorizzazione.
Purtroppo da verifiche fatte di recente è stato possibile accertare la presenza di persone che camminano sulle fragili strutture della tomba».
Articolo di Giorgia Daga.
Note: Il Gruppo cavità cagliaritane plaude alla iniziativa de L’Unione Sarda di aver dato ulteriore voce alla lettera-aperta spedita dal Presidente del GCC, Marcello Polastri.