Scritte su Mussolini a Cagliari: esplode la polemica

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Il palazzo con la scritta di Mussolini

Giovani, lavoro e… Mussolini. Questa la grande scritta che ad oltre settant’anni dalla sua realizzazione, continua a destar curiosità a Cagliari. C’è chi afferma di aver visto “i turistimentre “si fanno fotografare sotto la scritta mussoliniana” dello storico palazzo di via Martini, nella parte alta del quartiere Castello e chi, anche al fine di valorizzare la scritta, chiede che vengano al più presto tolte le transenne dalla base palazzo.

Da un lato, seppure il capoluogo sardo non vanta l’esistenza di una Torre littoria (come ad esempio Torino), rievoca il ricordo del Duce che continua a far parlare di sé in un modo alquanto singolare. A destar curiosità infatti, in relazione a questa storica scritta risalente al 1942 è l’accorata richiesta che i condomini del palazzo che ospita la scritta, hanno fatto al Comune.

Tutto ruoterebbe intorno ad una vera disavventura per gli inquilini del palazzo di via Martini.

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Tra sorrisi e malumori, immagine simbolo di una transenna

Una vicenda che ha avuto inizio il 5 marzo quando, dopo aver messo in sicurezza la facciata dello stabile, il distacco di alcuni calcinacci da un’altra facciata (nella retrostante piazzetta Mafalda di Savoia), ha richiesto un nuovo e costoso transennamento. Per motivi di sicurezza, nel perimetro del palazzo sono state posizionate 12 transenne.

Il costo? 3 euro ciascuna per metro lineare al quale sarà necessario sommare 60,59 euro al giorno di canone comunale per l’occupazione di spazi e aree pubbliche.

Gli abitanti dello stabile, per il timore di doversi sobbarcare spese onerose, hanno inviato il 10 marzo 2015 una lettera all’amministrazione civica e alla Protezione civile e per far ciò si sono rivolti allo Studio associato amministrazioni condominiali e gestioni immobiliari. A loro dire sono preoccupati perchè non si possono accollare l’onere derivante dal transennamento dello stabile e neppure rischiare di esser accusati di danneggiamento di un bene storico-culturale.

 

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Il quartiere Castello, teatro della polemica

Mentre i vostri uffici – scrivono gli inquilini al Comune – procedevano alla rimozione delle transenne, si provvedeva a un nuovo transennamento nella facciata di Piazza Mafalda di Savoia, pare per dei calcinacci caduti da quella facciata.

Si evince che, mentre il condominio si attivava per una nuova messa in sicurezza, i tecnici e le imprese facevano notare che la presenza di una scritta con il nome di MUSSOLINI verrebbe demolita o comunque danneggiata ulteriormente. Davanti alla scritta storica infatti, tecnici e operai si sono fermati.

Motivo che in questi giorni ha indotto i residenti a coinvolgere la Soprintendenza per i dovuti controlli del caso sulle opportunità di intervento e – concludono – trattandosi comunque di un pezzo di storia della città, probabilmente qualunque intervento potrebbe scatenare uno scandalo mediatico.

La palla è ora ferma, al centro di una questione spinosa e sicuramente curiosa, ma solo la Soprintendenza potrà decidere il da farsi.

Nel frattempo il palazzo rimarrà transennato e cresce il rischio di dover pagare all’infinito il nolo dei ponteggi se il provvedimento del Comune non verrà annullato.

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