Cagliari archeologica non smette di stupire. Appartengono ad un edificio ad uso pubblico risalente al I secolo dopo Cristo i resti archeologici ritrovati nel centralissimo Corso Vittorio Emanuele II.
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Lo scavo archeologico nel Corso Vittorio a Emanuele II a Cagliari.
Secondo gli archeologi quell’edificio era un “Porticus”, luogo deputato agli affari e agli incontri sociali.
Parrebbe che, come spesso accade in casi analoghi, questo sito che, dopo esser stato ritrovato, ha accolto per anni rifiuti, verrà chiuso con spesse lastre di acciaio e dunque confinato nella sfera conoscitiva di pochi.
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Lo scavo archeologico nel Corso Vittorio a Emanuele II a Cagliari.
Dal quotidiano L’Unione Sarda del 10 febbraio 2019 apprendiamo che “potrà essere visitato solo dagli studiosi: sistemate le lastre d’acciaio verrà poi posata la pavimentazione”. Dunque nessun nuovo sito archeologico-immagine da cartolina per i turisti e i curiosi.
Accadrà come del resto accade per la maggior parte dei siti, che verranno aperti, forse, in rare occasioni o manifestazioni. Oppure, come del resto è già accaduto per le terme di Sant’Agostino, rimarranno sotto i nostri piedi. Tanto, per riscoprirli, ci sarà sempre tempo!
MP