Salviamo dai crolli la necropoli romana di Bonaria

Tempo fa ci siamo occupati del degrado della Necropoli romana di Bonaria a Cagliari nella quale gli antichi sepolcri sono fruibili percorrendo i sentieri dell’omonimo parco comunale (vedi articolo). Sembrerebbe però che non ci sia pace per le tombe romane e cristiane ancor oggi invase dai rifiuti, gravate dall’incuria del tempo e dell’uomo.

Luoghi dell’identità nei quali sono frequenti anche i crolli della roccia calcarea nella quale questi monumenti archeologici furono modellati duemila e più anni fa.

Vetri protettivi rotti, cartelli esplicativi rovinati dall’incuria del tempo e dell’uomo sono un pessimo biglietto da visita per turisti e cittadini.

Poi la vernice spray che ha fatto la sua comparsa sui muri di sostegno dei vani sotterranei.

Da qui l’idea che la necropoli romana di Bonaria abbia bisogno di una ristrutturazione radicale e, forse, di maggiore sorveglianza. Come hanno bisogno di manutenzione le strutture lignee poste a protezione dei siti archeologici nei quali le travi di sostegno e i tubi di ferro si stanno deteriorando, causa le infiltrazioni dell’acqua piovana.

Non si vede l’ombra di una tinteggiatura e ancor meno di un intervento d’emergenza volto a salvare il salvabile.

Per fortuna, da qualche giorno, gli operai comunali hanno ripulito i sentieri di pietra dal fogliame e dai rifiuti abbandonati dai soliti ineducati.

Ciò non basta per arginare i danni materiali visibili nei cubicoli sepolcrali come negli arcosoli concepiti dagli antichi per far riposare in pace i loro cari.

Per tramandare ai posteri le orme delle civiltà del passato che, oggi, rischiano in modo inequivocabile di scomparire nell’indifferenza.

Sardegna sotterranea, come altre associazioni culturali e ambientaliste, ha scritto all’amministrazione comunale di Cagliari, auspicando un intervento risolutivo che però tarda ad arrivare.

Immagini di Alessandro Congia.

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