C’è un nome e un volto dietro al brutale pestaggio del quattordicenne lasciato privo di sensi a Sestu, in una pozza di sangue nella centralissima via Gorizia. È il nome di un ragazzino di 17 anni che si sarebbe ravveduto del gesto…
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Sestu. Sarebbe stato un ragazzo di 17 anni ad aver sferrato, per futili motivi e a quanto pare davanti ad altri coetanei, una brutale punizione al suo “rivale”. Conseguenza: un ragazzo di 14 anni è finito al pronto soccorso domenica sera, e più volte è stato sedato per via dei forti dolori. Poi, nella giornata di ieri, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.
Si parla di lesioni gravi: frattura al setto nasale e di conseguenze psico-fisiche derivate dall’aggressione, speriamo che non siano durature nel tempo.
Domenica sera – secondo una prima ricostruzione dei fatti – un signore di passaggio a Sestu ha notato in via Gorizia un ragazzino riverso sul marciapiede. Era privo di sensi, la testa in una pozza di sangue. Immediato l’sos al pronto soccorso e il trasporto all’ospedale.
IL GIOVANE riferirà al suo risveglio, in modo confuso, di esser stato aggredito non appena era sceso dalla corriera dell’ARST, intorno alle 20,30. Già, ma da chi? E perché? E soprattutto, nessuno sulla corriera avrà notato qualcosa di strano?
Domande che sono rimbalzate nella giornata di ieri anche sui social network. Tanta la rabbia della mamma della vittima della quale omettiamo le generalità per tutelare la privacy (così dell’aggressore, minorenne).
Sulle prime si è parlato di un’aggressione di gruppo. Da Sestu, dopo la pubblicazione del nostro articolo nella sezione news, che riportava l’appello lanciato dalla mamma dell’adolescente (“chi sa qualcosa parli !”) sono giunte alcune segnalazioni ai familiari della vittima.
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Poi, quella che sembrerebbe una semplice e al tempo stesso amara verità: “mio nipote – racconta la zia del ragazzo aggredito, all’ingresso della sala operatoria – è stato malmenato da un gruppo di coetanei ma a sferrare i colpi è stato un ragazzino di 17 anni”.
“Oggi – ha proseguito la signora – dopo la pubblicazione del vostro articolo, siamo stati contattati dai familiari di questo ragazzo. Sappiamo che ha 17 anni, che fa box, e che si è giustificato dicendo di aver dato un solo schiaffo a mio nipote. Ciò ovviamente non è vero ma forse qualcuno ha scambiato la strada per un ring, o per avversari dal colpire dei ragazzi più piccoli di lui.
Poteva andare molto peggio e di sicuro c’è di mezzo anche l’omissione di soccorso”, conclude la signora: “chi sbaglia paghi. E infatti ci siamo rivolti a un legale per ottenere giustizia anche se le ferite ripostate da mio nipote, o meglio i danni, secondo in medici non guariranno del tutto”.
Nel frattempo il ragazzo è uscito dalla sala operatoria, volto tumefatto, occhi lividi. Così una gamba. La prognosi resta riservata.
La famiglia della vittima dell’aggressione ringrazia il soccorritore del piccolo, che ha anche ricevuto la solidarietà del primo cittadino di Sestu.