Mi ha fatto enormemente piacere presentare nei giorni scorsi in TV, negli studi televisivi di Sardegna 1, il mio recente libro Alla scoperta dell’eremo perduto.
Non che avesse bisogno di ulteriore pubblicità, questo libro, frutto di una mia atavica passione per la lettura e per la scrittura.
Già molto conosciuta, questa piccola “creatura” ripercorre in modo romanzato la storia di Cagliari e dei suoi abitanti ma anche una storia d’amore, e di passione, di un ragazzo e di una ragazza, passando per la scomparsa di persone a noi care durante i bombardamenti della guerra… tanto altro ancora.
Quel che però, penso, non sia conosciuto o abbastanza noto, al di là del piacere trasporto di storie e romanzi, è il patrimonio sepolto della Sardegna. Sepolto, sí, perché molto spesso celato, sotterraneo, relegato ad una ingiusta condanna di abbandono: è il caso delle vaste caverne di San Guglielmo a Cagliari o Santu Lemu.
UN COMPLESSO SOTTERRANEO celato sotto la trafficata via Porcell, nel cuore del quartiere Stampace.
Si tratta di una serie di caverne collegate le une alle altre: ex cisterne d’acqua del tempo dei cartaginesi, secondo la letteratura del 1800, divennero anche cave di pietra in epoca romana, poi luogo di preghiera “dei monaci cacciati dal Re dei Vandali Trasamondo”, secondo il padre dell’archeologia sarda, il canonico Spano (1861).
È in questa caverna che in compagnia del conduttore televisivo Daniele Bossari e di Luigi Bavagnoli del team epsoorativo Teses di Vercelli, scoprimmo una immensa distesa di ossa umane. Chi venne sepolto in quel sito? E perché proprio la, sotto le strade trafficate di Cagliari, dietro ad un ospedale?
Domande e risposte che potrete trovare nel mio libro del quale ho parlato nella puntata del tg di Sardegna 1 il 1 marzo 2018.
Il piacere di dialogare con il collega giornalista Marco La Picca di luoghi così antichi e importanti per la Sardegna, mi ha fatto riflettere ancor più. Come mai certe realtà non vengono valorizzate? Nell’intervista si è detto e ancora si dirà anche questo. Una terra magica, affascinante, la cui storia è riconoscibile anche attraverso le monumentali opere sotterranee, và sempre raccontata. Buona visione !
Marco La Picca presenta il libro di Polastri a Sardegna 1