Oristano: ecco artigiani – partigiani che resistono alla crisi

Alessio_bachis_tatuatore_oristanoAlessio Bachis fa il tatuatore: è amatissimo dai suoi clienti sui quali traccia linee e disegni che imprime sulla loro pelle con inchiostri colorati. Marco Ambu si occupa di e così Marco Balia anche se
lavorano in due saloni diversi.

Graziella Crobu è una brava pasticciera; Antonello Fadda fa il gommista. Cos’hanno in comune questi signori e signore. Anzitutto sono artigiani. In seconda battuta, lavorano tutti a Oristano.

Sono i “Partigiani della resistenza alla crisi“. Ora fanno parte di un libro fotografico realizzato dall’Associazione culturale fotografica AssoPhoto in collaborazione con la Confartigianato Imprese Oristano.
Libro_partigiani_artigiani_oristano

IL LIBRO, che raccoglie un centinaio di immagini in bianco e nero su numerosi artigiani oristanesi ha, come titolo, “un gioco di parole per associare la lotta dei Partigiani a quella dei lavoratori di categoria: gli artigiani”, appunto. Una, contro il nemico identificato “nell’invasore e l’altra contro la crisi economica, la pressione fiscale e il dominio di una tecnologia avanzata che fa sempre più a meno dell’uomo”.

In entrambe i casi si contano vittime è sopravvissuti, secondo la premessa firmata dall’associazione AssoPhoto di Oristano che ha organizzato di recente una mostra fotografica con le immagini degli artigiani oristanesi associati, appunto, “sul tema del valore dell’impresa”.
Come afferma Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Oristano, “con questa piccola iniziativa locale speriamo di riuscire a mostrare anche ai più disattenti, che la voglia di fare impresa esiste ancora e che, oltre alla capacità di creare ricchezza della nostra comunità, l’artigianato è stato e continua ad essere soprattutto una opportunità di realizzazione per i giovani di tutte le età”.
Marcello Polastri

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