Ispezione nel sottosuolo di una città

Mostra dei Carabinieri nei sotterranei del Comune di via Roma

Ispezione nel sottosuolo di una cittàFresco di restauro e accessibile ai più, il sottopiano del Palazzo Civico di via Roma a Cagliari ospita la mostra dedicata ai Carabinieri di Sardegna che rimarrà aperta per tutto il mese di ottobre 2011. L’approfondimento…

 

Cagliari. Il sottopiano del Palazzo Civico di via Roma ospiterà per tutto il mese di ottobre 2011 la mostra dedicata ai Carabinieri di Sardegna. Un evento interessante e ricco di spunti di riflessione sull’attività che i carabinieri hanno svolto e svolgono quotidianamente nella nostra isola.

L’iniziativa è stata fortemente voluta dal Comandante della Legione Carabinieri di Cagliari Gen. B. Luigi Robusto.

Un evento realizzato grazie al coinvolgimento di numerosi collezionisti coinvolti in questa avventura dal Brig. Mario Ziulu in servizio al Comando e con la supervisione del Ten. Col. Giampaolo Carparelli, Capo Sezione Operazioni Ufficio OAIO.

 

 

Introduzione alla mostra


a cura del Ten. Col. Giampaolo Carparelli

 

Lo spirito e le tradizioni dei Carabinieri di Sardegna sono un sentimento vivo e profondo, il legame che unisce l’isola e l’Arma ha radici antiche che rendono la nostra istituzione, una parte fondamentale della società; l’attenzione che le istituzioni rivolgono alla presenza delle Stazioni Carabinieri e la speranza che in esse ripongono, deriva da una dalle capacità che i Carabinieri hanno saputo esprimere, sin dal 1822, pacificando un territorio aspro, povero di ricchezze naturali ma ricco di orgoglio e rispetto delle tradizioni.

La consapevolezza di ciò e il rispetto di quanti, nei 189 anni di presenza dell’Arma in Sardegna, hanno donato la vita nel rispetto del giuramento prestato, superando difficoltà di ogni genere, ci hanno indotto ad una profonda ricerca storica degli eventi che hanno caratterizzato la storia dell’Arma, attraverso documenti storici che saranno approfonditi e poi utilizzati per migliorare le conoscenze di tutti i carabinieri, affinché ci si possa sentire realmente eredi di uomini splendidi che in tante occasioni hanno dato la vita per l’arma e per la Sardegna. Le fotografie, le lettere e le attestazioni di merito di centinaia di carabinieri che abbiamo raccolto e riportato, non lasciano dubbi sul reale eroismo di uomini che, sul senso dello stato, hanno fondato la loro vita, nel rispetto di valori quali PATRIA ONORE E GIUSTIZIA.

 

 

I Carabinieri in Sardegna

 

Il 3 gennaio 1726 vengono istituite tre compagnie di Dragoni per tutelare la sicurezza in Sardegna, il Corpo era composto da 198 militari che sbarcarono nell’Isola lo stesso anno. Il 13 settembre 1808 il reparto assunse la denominazione di Corpo dei Cavalleggeri di Sardegna. Nel 1814, Vittorio Emanuele I, rientrando dall’esilio attraversò l’isola e si rese conto del precario stato di sicurezza in cui versava pertanto, giunto a Torino, dispose che la Segreteria di Guerra predisponesse un progetto d’istituzione di un corpo militare per il mantenimento del buon ordine.  Il 12 ottobre 1822 – con Regie Patenti viene disposto che l’impiego dei Carabinieri fosse esteso anche in Sardegna.

Con l’Editto delle Chiudende (6 ottobre 1820) qualunque cittadino fu autorizzato a “chiudere” i terreni in suo possesso, talché iniziarono una serie di dispute tra privati che provocarono un aumento esponenziale della criminalità.

Esaminando i dati a partire dal decennio 1831-1840, si passa dai 439 latitanti del 1830 agli 864 latitanti del 1843; dai 114 omicidi del 1830 ai 405 del 1841.

Nel periodo che va dal 1850 al 1870, emergono i tratti essenziali d’un tipo di delinquenza che saranno caratteristici del cosiddetto banditismo sardo, il furto di bestiame perpetrato non da singoli ma da bande, non per necessità ma come forma di arricchimento rapido e violento; la rapina a mano armata fin dentro gli abitati e le case dei privati; il sequestro di persona a scopo di estorsione; l’organizzazione per bande intorno a latitanti “stabili”.

Fra il 1887 e il 1895 la Sardegna conosce una gravissima crisi finanziaria, legata soprattutto al crollo delle banche sarde, alla guerra delle tariffe doganali con la Francia, unico mercato delle esportazioni sarde, e alla generale crisi agraria.

Ancora una volta, in corrispondenza della gravissima crisi della pastorizia, si ha un notevolissimo incremento del fenomeno delinquenziale, tanto che, in relazione a tale periodo, si è parlato di vero e proprio “boom criminale di fine secolo”.

Nel quadriennio 1890-1893 la Sardegna è al primo posto tra tutte le regioni italiane per gli omicidi aggravati, le usurpazioni, i danneggiamenti, i reati d’incendio, i furti aggravati, ed è seconda solo alla Sicilia per le rapine, le estorsioni e i ricatti.

Si nota qualche segno di miglioramento nel quinquennio 1907-11 che vede una diminuzione del numero degli omicidi, delle rapine e dei furti.

Numerose le Croci al merito di Guerra e le ricompense concesse sul campo dalle supreme autorità mobilitate e al Valor Militare ai Carabinieri Reali morti in combattimento o in seguito a ferite nelle campagne delle tre guerre di indipendenza tra cui: CARTA Antonio, da Ittiri (Sassari) Medaglia d’Argento al Valor Militare. Carabiniere Reale, durante un forte attacco nemico, sotto intenso bombardamento, si slanciava nella mischia, e con l’esempio e con la parola, incitava i soldati alla resistenza.

Visto cadere il comandante di reggimento colpito da bomba a mano lanciata da un nucleo nemico, senza esitazione e sprezzante del pericolo, si avventava contro di questo neutralizzando l’ufficiale che lo comandava.

Bell’esempio di coraggio e di virtù militari. Candela (Piave) 18 giugno 1918.

 

Le mostre sono state realizzate nelle località di Cagliari, Uri, Norbello, Alghero.

A Gennaio: Cagliari palazzo Vice Regio
Marzo: Comune di Uri (SS)
Aprile: Comune di Norbello (OR)
Giugno: Cagliari presso il Comando della Legione Carabinieri
Agosto: Comune di Alghero.

Ottobre – Novembre: Cagliari, sottopiano del Palazzo Civico di via Roma.

 

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