Luci a Castello. E’ stata una bella serata quella organizzata da varie associazioni culturali a Cagliari, il 24 agosto, con i castellani che hanno raccontato la “città vecchia”, tra sapori, arte e mestieri…
LUCI A CASTELLO
Ha visto la partecipazione di centinaia di curiosi l’evento “Luci a Castello”. Mercoledì 24 Agosto, dalle 21 in poi, i volontari delle Associazioni Aloe Felice, Cavità Cagliaritane e Amici di Sardegna hanno illustrato cultura, storia e l’arte del Castello.
Non si pagava biglietto ma le giude volontarie hanno richiesto “una sana dose di curiosità” ai partecipanti.
Tra esse hanno parlato, per primi, Angelo Pili e Marcello Polastri, pubblicisti e autori di vari libri su Cagliari che hanno dato il benvenuto a circa 400 curiosi Cagliaritani che si sono dati appuntamento a Porta Cristina.
Dopo 15 minuti di attesa per ragruppare i partecipanti e le guide volontarie, il serpentone umano si e’ spostato in piazza Arsenale, sede dell’antico “Arsenale Regio” ha raccontato Marcello Polastri, illustrando la storia del luogo per poi accedere nella centralissima piazza Indipendenza, dove un tempo era visibile la “Fontana di San Pancrazio”, una delle cinque fonti di un Castello a prova di assedio.
Piazza Arsenale è stata transennata perchè il Castello, fino a mezzanotte, è stato chiuso al traffico.
L’iniziativa culturale, organizzata dalla nota stilista sarda Rita Piredda, ha visto l’arte e la storia come protagoniste assolute di citazioni, racconti, aneddoti, leggende popolari.Nessuna polemica per la musica che, sulle note sonore ben calibrate dei localini notturni, ha rappresentato un valore aggiunto alla voce dei “ciceroni” impeganti nel raccontare, sotto chiede, palazzi ed epigrafi, storia e realtà del castello di ieri e di oggi.
Sono stati svelati, per l’occasione, scorci e suggestioni del passato, mentre le guide volontarie di Amici di Sardegna, Gruppo Cavità Cagliaritane e Aloe Felice hanno risposto alle curiosità dei partecipanti.
Il percorso tra le viuzze e gli storici palazzi di Castello ha fatto sì che venissero aperte le porte e gli androni di storici palazzi, consentendo l’accesso ad appartamenti di grande bellezza architettonica.
Mostre di artigianato di eccellenza come quella del filigrana, hanno fatto da cornice a questo insolito tour che, man mano procedeva lungo il tragitto, aumentava per il numero di curiosi che seguivano le giude esperte.
Lungo il percorso è stata visitata la Torre dell’Elefante, il Ghetto degli ebrei, la Torre di San Pancrazio grazie a questo evento che sigla una coinvolgente collaborazione tra il Comune di Cagliari e le associazioni culturali impegnate nella valorizzazione del quartiere de della sua storia.
Oltre alle dotte citazioni di Polastri e Pili, le voci del professor Paolo Amat e Rodolfo Mori Ubaldini Degli Alberti Lamarmora hanno reso ancor più magica la notte di Castello con uno storico excursus dal titolo “Il Castello del tempo che fu”, con racconti popolari carichi di storia: Sergio Congia, presidente dell’Associazione Dante Alighieri ha illustrato la storia della nota famiglia De Candia.
E’ stato un salto nel passato alla riscoperta delle nobili origini cagliaritane che per lunghi secoli hanno dimorato a “Castedd’é Susu”.
Ha aderito al progetto anche la Società Sant’Anna con la sua storia lunga oltre 225 anni. In concomitanza con la passeggiata culurale, nella Chiesa di Santa Chiara si è svolto un bel concerto di musica classica.
Hanno partecipato: l’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Cagliari e la Provincia di Cagliari che hanno messo a disposizione supporti logistici e finanziari per la riuscita dell’evento.
Si ringraziano, per l’occasione: la Facoltà di Archittetura di Cagliari, l’Associazione che ha realizzato l’evento Castellumcastri, le partecipanti Granatieri di Sardegna, Vivicastello, Shannara, i Cavalieri dell’antica Locanda del Castello di Cagliari, gli Amici di Sardegna, il Gruppo Cavità Cagliaritane e il Gruppo di studio Aloe Felice.