Nella Cagliari sotterranea, in un luogo a lungo dimenticato, una croce nera rievoca una disgrazia.
Era il 25 Agosto 1953, faceva un caldo torrido ai piedi del colle di SAN MICHELE.
Dentro a un tunnel sotterraneo, una dozzina di operai della ditta FERROBETON, lavoravano alacremente.
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I cavapietre incaricati dalla Marina Militare avevano il compito di trivellare in gran segreto uno spazioso sotterraneo.
Si racconta che avessero fretta di costruirvi anche una centrale radio operativa, una sorta di bunker segreto per le comunicazioni militari, ben protetto, a più di 60 metri di profondità sotto il Castello di San Michele.
Quel giorno, il giovane ex sottufficiale della Marina Militare Teodoro Vacca andò incontro ad un destino beffardo. Aveva lasciato da tempo le Forze armate ma lavorava per la Ferrobeton, ditta esperta in trafori stradali.
Il pomeriggio dell’incidente, IL GIOVANE venne travolto da un legno di armatura staccatosi dall’alto del tunnel.
LA SCIAGURA si verificò in un baleno: gli operai stavano allargando in quel vano un pozzo ascendente da mettere in comunicazione con la cima del colle.
Fu la caduta accidentale di una trave a colpire il giovane che stramazzò sul fondo della caverna, battendo fortemente la testa su una traversina.
Un gelo tombale invase la Cagliari sotterranea; operai e macchinari si fermarono.
In seguito all’urto, il ragazzo venne trasportato sanguinante sotto chock all’Ospedale civile San Giovanni di Dio.
I suoi colleghi di lavoro incisero pietosamente amorevolmente una epigrafe sulla quale non passa inosservata una croce nera di marmo, inglobata nel cemento.
VACCA TEODORO da PIRRI, UNA PRECE, 22 -08 – 1953.
È questo testo inciso alla base della croce; una scritta che offre il ricordo, indelebile, di una tragedia che si consumó nel cuore di Cagliari, in un giorno di lavoro nel quale Teodoro, a soli 25 anni, lasciava vedova sua moglie ed una piccola bimba.
Abbiamo saputo che poco dopo il suo ricovero in Ospedale, il ragazzo morì per un tremendo trauma cranico. Riportò anche la frattura della gamba destra e del polso sinistro.
Oggi TEODORO riposa nel cimitero di Pirri.
IL TUNNEL, abbandonato per decenni, è rimasto incompiuto e in gran segreto sotto il Colle diSan Michele. Nelmaggio 2017 è stato riaperto al pubblico dal Circolo speleologico SESAMO 2000 l o ha anche ripulito dai rifiuti che invadevano anche il luogo nel quale il protagonista del nostro racconto, rimase vittima di una sventura.
In tanti, nel vedere l’epigrafe e la sua croce illuminata da un fascio di luce, hanno potuto dedicare a Teodoro un pensierino d’amore, un ricordo pietoso, o una preghiera.
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L’immagine Teodoro Vacca è tratta dal numero 70 della rivista Speleologia Sarda dell’omonima Federazione anno 1989-1990. Articolo di A. Fruttu.