Avventura e studio perché, fondato nel 1993, il Gruppo Cavità Cagliaritane ama esplorare e studiare le cavità sotterranee con l’ausilio di materie importanti come la speleologia, l’archeologia, l’architettura, la geologia ed anche analizzando storie, leggende, folklore del mondo sotterraneo.
Da sempre appassionati di storia, archeologia, speleologia e di esplorazioni, un gruppo di volenterosi studiosi ha creato nel 1993 il Gruppo Cavità Cagliaritane con l’obiettivo di tutelare il patrimonio sotterraneo italiano e le opere architettoniche ad esso legate.
Le attività intraprese dal GCC, sia in modo volontario e su invito di enti pubblici, istituzioni ed anche di privati cittadini, spaziano dalla speleologia all’archeologia, dall’architettura alla geologia, dalla storia al folklore.
Tra i siti esplorati rientrano tutte le tipologie di cavità, naturali e artificiali come i cunicoli e le gallerie, ma anche una infinità di ipogei situati sotto chiese e altri edifici come palazzi e castelli, ed anche i bunker e i ricoveri anti-bombardamento, le miniere e altri luoghi di estrazione rientrano tra le mete indagate e rilevate scientificamente.
Documentare i misteri del passato, illuminando la storia e restituendo ad essa un ruolo di grande importanza, è una delle attività costanti del GCC che passa anche attraverso la realizzazione e poi la divulgazione di notizie con immagini, pubblicazioni varie come libri e video dapprima progettati e poi divulgati.
Attività mosse dalla voglia di fermare la storia e le sue manifestazioni, ancor prima che l’incuria del tempo e dell’uomo possano cancellare luoghi e siti unici, di grande importanza.
Nato come Associazione onlus riconosciuta dalla Giunta Regionale della Sardegna e nel 1993 iscritta nell’apposito registro del volontariato, il G.C.C. è un gruppo apartitico di volontari, di volenterosi studiosi che in questi anni si sono distinti nella divulgazione della storia, collaborando con scuole, enti pubblici e coadiuvando le istituzioni.
L’opera di divulgazione del GCC e di Sardegna Sotterranea passa anche attraverso il piccolo schermo, con la pubblicazione di vivo e attività “dal vivo”, come ad esempio iniziative pubbliche), della storia dei sotterranei italiani, di Cagliari e della Sardegna in particolare. Per favorire l’esplorazione delle aree geografiche della Sardegna, il GCC ha inoltre creato la sessione Sardegna Sotterranea e il team di Scoprire, progetto web televisivo che illustra all’ampio pubblico il risultato delle esplorazioni.
Il Gruppo Cavità Cagliaritane ha trasmesso a tantissime persone la passione per l’esplorazione delle grotte e delle cavità artificiali, creando feeling tra il passato al presente, tra il “sopra” al “sotto”, rafforzando un filo conduttore tra il soprasuolo ed il sottosuolo, tra le nostre città d’oggi e quelle sepolte sotto i nostri piedi. Consentendo a tanti giovani di diventare speleologi e/o esploratori. Trasmettendo l’amore per il senso del bello e la riscoperta storica e identitaria.
Crescendo di numero e nei consensi, il GCC ha perseguito la divulgazione della storia e delle leggende inerenti il patrimonio sotterraneo, senza mai ricevere un contributo pubblico e senza mai chiederlo, dunque autofinanziandosi. Caratteristica che rende il GCC un gruppo attivo, che si riunisce talvolta in grotta, talaltra nella sede di alre associazioni come ad esempio Amici di Sardegna, Aloe Felice, Ambiente Sardegna, collaboranzo a progetti di sensibilizzazione per scuole, facoltà, enti.
Il GCC ama raccontare la cronaca delle esplorazioni, la storia del sottosuolo dei centri abitati, esplorando e divertendosi in armonia con altre persone, nei principi di ugualianza e fratellanza.
Quel che è situato sotto le città d’Italia è stato raccontato dal GCC leggendo dal vivo la storia del nostro Paese da un punto di vista differente: attraverso la storia del sottosuolo e i suoi siti scavati nella roccia.
Qualche data e qualche evento
Nel 1993 il GCC è responsabile del settore-turistico culturale della Associazione Amici di Sardegna.
Nel 1994 avvierà una campagna esplorativa sotto le città della Sardegna. Nello stesso anno Marcello Polastri lascerà il Gruppo Specus (non condividendo i metodi politicizzati della stessa associazione) pur avendo rivelato alla stessa l’esistenza di innumerevoli cavità sotterranee sotto Cagliari.
Numerosi ragazzi convergeranno nel Gruppo Cavità Cagliaritane speleologi di altre associazioni.
Dal 1996 il GCC ha organizzato – anche in collaborazione con la Circoscrizione del Comune di Cagliari (di Sant’Avendrace) – numerose escursioni nella chilometrica Miniera Sant’Arennera che, la stessa organizzazione ha battezzato in questo modo. Per il coinvolgimento dell’ampio pubblico nelle tematiche di divulgazione e sensibilizzazione del patrimonio speleologico-urbano, l’organizzazione ha riscosso grandi successi e premi a livello nazionale e internazionale.
Nel 1996 -1997 il GCC ha denunciato lo stato di abbandono di parecchi sotterranei di eccezionale valore storico- archeologico e culturale battendosi, soprattutto, per il recupero delle grandi aree speleo-archeologiche della Sardegna. Ad esempio il quartiere Sant’Arennera e l’adiacente necropoli fenicio-punica e romana situata nel colle Tuvixeddu.
1997 – 2004. Altre iniziative del G.C.C., come ad esempio le campagne esplorative, sono state seguite dalle TV locali, in particolare dal giornalista Antonello Lai che insieme a Marcello Polastri (autore di vari libri in cui sono state documentate innumerevoli cavità), hanno portato le telecamere di TCS (allora chiamata ITALIA 7), in tanti pozzi, cunicoli, gallerie e cisterne per mostrare immagini di rara bellezza. Vocazione, quella televisiva, che è stata seguita in prima linea, dal 2004,dallo stesso Presidente del GCC che ha realizzato altre trasmissioni telvisive su Cagliari sotterranea e le grotte della Sardegna.
Nel mese di novembre 1997 il Gruppo Speleo-archeologico Cavità Cagliaritane, in collaborazione con l’Associazione di volontariato turistico “Amici di Sardegna”, ha reso pubblico un triste fatto che vide “tracce di riti satanici e svolgimento di messe nere” all’interno delle grotte situate in un quartiere della città: alcuni ipogei soffrivano le deturpazioni arrecate da persone senza scrupoli che usavano il sottosuolo per finalità poco nobili.
Tuttavia, grazie ad una collaborazione dei nostri esperti con le forze dell’ordine, in particolar modo con la Polizia, certe frequentazioni – nella maggior parte dei casi a noi noti – sono cessati.
Diverse volte, la stampa nazionale e più frequentemente tv e giornali regionali, hanno seguito il GCC nell’esplorazione di siti sotterranei, divulgando gli interventi esplorativi anche nell’ambito di crolli e voragini legati alla presenza di caverne dimenticate da secoli.
Per Noi, l’andar per grotte, deve limitarsi ad osservare lasciando i luoghi inalterati. Ma divulgandone la storia, le leggende, la genesi attraverso ricerche sul campo e quelle archivistiche.
In tal senso il G.C.C. mira a sensibilizzare i cittadini per la conoscenza del patrimonio sotterraneo di grotte, cunicoli e gallerie, credendo fortemente nell’impegno collettivo di quanti amano quel misterioso mondo fatto di grotte e caverne dove sono racchiuse le tracce del nostro passato. Un passato che aspetta una adeguata opera di valorizzazione per non cadere in quel profondo baratro chiamato “dimenticatoio”.
Il Gruppo Speleo-archeologico Cavità Cagliaritane si occupa di:
- Ricercare, esplorare, studiare le cavità sotterranee, sia naturali che artificiali, celate in aree pubbliche e private, sotto abitazioni, edifici vari, colline o montagne, in aree urbane ed extraurbane, sottoterra e – non di rado – sott’acqua;rganizzare iniziative rivolte all’ampio pubblico, in particolare agli di studenti di ogni ordine e grado, anche con iniziative ad hoc studiate in accordo e/o su richiesta delle direzioni distrettuali scolastiche (pubbliche e private) e del corpo docente, per mettere a disposizione le nostre esperienze ultradecennali, sensibilizzando: il rispetto e la tutela, stimolando l’interesse sulle tematiche del sottosuolo;
- approfondire e coltivare la storia delle città italiane, scoprendo gli aspetti poco noti del sottosuolo, da confrontare e rapportare alla storia del suolo e del sovrasuolo. I dati raccolti nel cosro di sopralluogi ed esplorazioni sono raccolti in apposite banche dati e archivi, spesso resi pubblici attraverso libri e trasmissioni televisive;
- curare, in particolare, lo studio e la divulgazione della storia della Sardegna sotterranea, delle tecniche esplorative, delle nozioni di pronto soccorso e di protezione civile;
- utilizzare e diffondere le tecniche di progressione in grotta, di analisi delle aree carsiche, studio delle realtà sotterranee nostrane e del Belpaese;
- collaborare nei principi costituzionali, di amicizia e fratellanza, con quanti – mossi dagli stessi principi – ci aiuteranno a raccogliere interviste, esperienze, contributi culturali per onorare la nostra storia e la cultura;
- realizzare pubblicazioni, cartografie, rilievi e altro materiale sui punti sopraelencati, che mettiamo a disposizioni delle istituzioni e degli eventuali richiedenti;
- coinvolgere l’opinione pubblica e le istituzioni, con la massima professionalità, ogni qual volta un sito sotterraneo (con potenzialità storiche o turistico-occupazionali) soffre nell’indifferenza di una città o di un territorio.
Se avete idee e magari stimoli per collaborare, siamo qui, contattabili all’indirizzo: sardegnasotterranea@gmail.com