Infiltrazioni d’acqua, erbe infestanti, muffe. Per debellarle, il Castello di San Michele chiuderà per 180 giorni. Giusto il tempo per effettuare la sua manutenzione straordinaria.
Importo complessivo dei lavori: 300 mila euro inseriti nel bilancio comunale che consentiranno, per la prossima primavera, a lavori ultimati, di poter contare su un monumento storico-archeologico fresco di restauro.
Alla base dei problemi strutturali del vecchio Forte de Santu Miali, così come sono soliti chiamarlo i cagliaritani, figura nelle relazioni tecniche del progetto di restauro, l’umidità. Proviene dal sottosuolo, ricco di cisterne e pozzi vecchi di secoli ma anche dalle coperture delle sue torri laterali. Acciacchi comprensibili dinnanzi a questo fortilizio realizzato nel 1325 da Berengario Carroz, quindi vecchio di ottocento anni.
I LAVORI IN PILLOLE. I problemi causati dalle infiltrazioni d’acqua verranno risolti con la rimozione della copertura del Castello e la sua integrale sostituzione.
Una squadra di operai specializzati effettuerà la pulizia e il trattamento antiruggine delle struttura metalliche di sostegno. Poi spazio alla sostituzione delle gronde e dei pluviali. Nuova vita per la copertura della torre sud est nella quale sarà demolito il massetto e realizzata una protezione impermeabile in cocciopesto.
Anche i prospetti verranno ripuliti e liberati dalla vegetazione infestante. Da un lato, se il Castello rimarrà chiuso alle visite per tutta la durata dei lavori, i cagliaritani e i turisti potranno godere della visita ai suoi spazi, a partire dalla prossima primavera.