Donatella Mureddu, direttore archeologo del Museo nazionale di Cagliari è entusiasta per il risultato ottenuto con il concorso on line Cultura senza ostacoli.
Ora, essendo il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari il sito culturale più votato dai cittadini nel concorso, usufruirà del finanziamento statale per la realizzazione di un progetto-pilota che mira a potenziare l’accessibilità fisica e sensoriale, quale esempio da seguire a livello nazionale e internazionale.
L’iniziativa, ideata dalla Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale e dal Mibac, coinvolgerà anche il pubblico con esigenze specifiche.
Dottoressa Mureddu, ci parli del concorso e di questa importante vittoria.
“E’ stato un modo per testare l’efficacia del nostro lavoro di promozione e di comunicazione”, racconta l’archeologa che aggiunge: “All’interno del museo ed in Soprintendenza opera un gruppo di lavoro motivato e determinato che ha dato, in questa ed in altre occasioni, ottimi risultati”.
“Pensiamo ad un’accessibilità per tutti che si articola in diversi temi, dai percorsi per garantire autonomia e libertà di scelta ai non vedenti, alle applicazioni per non udenti con visite nella lingua dei segni, alla completa abolizione delle barriere architettoniche.
In cosa consisteranno le opere per l’accessibilità e la fruibilità fisico-sensoriale degli spazi museali?
Ma pensiamo anche ad un linguaggio chiaro, comprensibile, e a percorsi semplici, adatti anche ai bambini ed agli anziani“.
Quando verranno avviate le nuove opere nel Museo archeologico nazionale di Cagliari?
“I tempi dipendono dalla rapidità con cui potremmo disporre delle risorse finanziarie, poi, ce la metteremo tutta per offrire ai visitatori un museo accogliente e sorridente“.
Con questa consultazione on line, anche il Museo di Cagliari ha avuto una bella vetrina, a fronte del bel risultato.
Sarà perché la Soprintendenza archeologica ha recepito il cambiamento dei tempi e vive nell’era della globalizzazione una nuova epopea culturale?
“Senz’altro. Questo lo dobbiamo ai giovani e da noi ce ne sono molti e molto bravi.
Abbiamo aperto con entusiasmo la Soprintendenza a tre percorsi di rientro nell’ambito del progetto regionale Master & back ed abbiamo acquisito preziose competenze nell’ambito della comunicazione e dell’informatica”.
“Abbiamo intrapreso – prosegue la dottoressa Mureddu – un percorso di revisione dell’apparato didattico del museo collaborando con una giovane contrattista che usufruisce di un contratto triennale regionale.
E nel nostro personale, abbiamo nuovi apporti sia nel profilo degli archeologi che in quello degli addetti alla vigilanza che prevede anche attività connesse alla didattica ed alla promozione: abbiamo formato così una redazione che opera con entusiasmo nei social network e che ci ha permesso di ottenere questo brillante risultato“, conclude, sorridente, il Direttore archeologo della Soprintendenza per le province di Cagliari e Oristano.
SI RINGRAZIA Vittorio Pisu per la collaborazione. Segnaliamo infatti un interessante approfondimento video curato, appunto, da Vittorio Pisu sull’area archeologica di Sant’Eulalia, situata a Cagliari, e indagata scientificamente dal team coordinato dall’archeologa Donatella Mureddu. Visualizza il VIDEO.
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