Sant'ELIA e Calamosca

I vandali scatenati depredano il forte di Sant’Ignazio

Il colle Sant'Elia Ad accorgersi del furto sono stati Marcello Polastri, Angelo Pili e Massimiliano Deidda in compagnia di molti escursionisti. Da qui la denuncia pubblica, con un articolo scritto dal Presidente di Sardegna sotterranea per il quotidiano Casteddu on line…

 

 

ATTACCO AL FORTE SABAUDO

di

Marcello Polastri

 

Cagliari. I vandali… ma no, cosa avete capito (?), non sono antichi bensì quelli moderni, hanno sferrato un durissimo attacco al Forte di Sant’Ignazio, edificato nel lontano 1700 nell’omonima collina cagliaritana adiacente il vecchio borgo di Sant’Elia.

LA STORIA. È la fortezza che avrebbe dovuto impedire lo sbarco dei francesi nel 1793, che ha resistito alle bombe della seconda guerra mondiale e che, adesso, ha subito un brutto danno.

Perché i vandali, dicevamo, hanno privato il vetusto fortilizio dei sostegni metallici inseriti dai restauratori poco più di dieci anni fa con l’obiettivo di  conservare nella sua integrità la fortezza vecchia quasi trecento anni.

IL MISFATTO risalirebbe ai giorni scorsi ma potrebbe trattasti di un furto datato: quasi certamente è avvenuto al buio, di notte, per evitare occhi indiscreti.

L’area collinare è molto frequentata da sbandati ma anche dai militari. Girare di notte da queste parti è pericoloso: c’è chi abbandona spesso scocche di motorini ma anche auto rubate. Insomma il colle, privo di illuminazione pubblica, è un posto da evitare.

LE CERTEZZE: “ci siamo accorti dell’assenza delle impalcature domenica scorsa, durante la visita guidata del Sindria Party” racconta Angelo Pili, presidente dell’associazione Aloe Felice.

I VANDALI, o comunque persone che non hanno a cuore la storia della nostra città, hanno portato via le impalcature ed i sostegni di metallo dal  monumentale forte sabaudo che domina il vecchio borgo di Sant’Elia

LA STRATEGIA. Mani anonime, con molte probabilità, hanno usato mezzi pesanti, almeno in considerazione al volume occupato centinaia di tubi metallici, smontati e portati via dai saloni del fortilizio.

RISCHIO CROLLI. Chi ha agito in questo modo lo ha fatto in barba alle regole e al buonsenso, ha agito in sfregio alla nostra storia privando questo un bene identitario, dei   sostegni necessari, costosi per la comunità, per sorreggere i blocchi calcarei delle pareti e delle grandi volte arcuate.

LE POSSIBILITÀ. I vandali potrebbero essersi avvalsi di diversi viaggi, magari con auto speciali, “considerata l’assenza di sentieri che dal vecchio faro di Sant’Elia conducono al Forte, una zona di rocce scoscese”.
Potrebbero anche aver usato dei  fuoristrada.

IMBARAZZO e sgomento hanno preceduto le affermazioni di Angelo Pili, presidente di Aloe Felice e Massimo Deidda alla guida di Ambiente Sardegna: “purtroppo – hanno detto domenica durante l’escursione – apprendiamo con voi di questo danno al nostro passato”. Un furto che rischia di danneggiare nel tempo le restanti parti della fortezza, per il distacco dei conci calcarei dalle volte a botte della struttura.

L’ESPOSTO PER DANNEGGIAMENTO. Al furto potrebbe seguire, nei prossimi giorni, una denuncia alle autorità competenti per far luce su questo misfatto.

Chi è sicuro che i vandali si siano estinti, sbaglia di grosso: a Cagliari sono di casa, almeno nel Forte sabaudo di Sant’Ignazio.

Vanno combattuti e… chissà, una volta  puniti, magari si estingueranno?

Marcello Polastri

 

Da: Casteddu on line

 

 

Fonte: http://www.castedduonline.it/vandali-violano-fortino-santignazio-fortezza-senza-impalcature

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