Il suo compleanno anagrafico non è oggi ma il 23 Luglio di 78 anni fa ebbe inizio la sua “vita di professione perpetua“.
FRA LORENZO viaggia verso i 97 anni e la felicità, oggi come ieri, sprizza dai suoi occhi.
Oggi è pur sempre una ricorrenza speciale per il frate cappuccino più conosciuto di Cagliari. Il 23 Luglio di 78 anni fa si tenne infatti la messa per l’avvio della sua professione perpetua.
A quei tempo varcò il portone del Convento a ridosso dell’Anfiteatro romano quando era poco più che bambino. Ad accompagnarlo c’era suo padre.
“Non voleva che io mi facessi frate” ci confessa. “Poi babbo si abituò perché quando Dio chiama, nessuno può impedire la sua volontà“.
Entrò a vivere nell’umile convento stampacino. Allora i frati curavano i devoti con le piante locali e sfruttavano con grande amore un vasto agrumeto risalente alla fine del 1500.
Le parole di FRA LORENZO PINNA (nome all’anagrafe Benvenuto), sono sempre precedute da un sorriso radioso incorniciato dalla candida barba e proiettano l’opera di evangelizzazione che i frati cappuccini della Sardegna offrono da secoli ai fedeli. Dispensando aiuto, attenzioni e premura verso il prossimo.
Negli anni della seconda guerra mondiale c’era chi, tra i frati e più d’altri Fra Lorenzo, che si occupò di raccogliere le erbe medicamentose “per curare i mali fisici e i dolori dei feriti.
Per quelli della mente, oltre a chi di competenza medica – prosegue sorridendo – dovrebbero bastare le buone parole, la volontà e il discernimento“.
Amante dei presepi (come non citare quello “parlante” che ha realizzato nelle cantine del medesimo convento?), Fra Lorenzo si è anche occupato della farmacia dei cappuccini.
Qualche comparsa in TV per divulgare con sobrietà “il verbo di Dio“, non fa altro che ricevere centinaia di auguri. Forse migliaia. Anche se adesso non è in perfetta forma: gli acciacchi si fanno sentire in un corpo centenario, che comunque ha l’esperienza di una quercia e tanta energia. Specialmente per offrire al prossimo una parola di conforto.
Amici, parenti, persone che sono state aiutate (e che ancora ricevono aiuto) da lui, frate cappuccino umilmente carismatico, si mostrano commosse ogni qualvolta incontrano il suo sorriso.
Del resto Fra Lorenzo è una vera “istituzione” a Cagliari o meglio, in Sardegna, per la sua umiltà, l’aiuto che offre e la sua sempre presente disponibilità “verso chi soffre“.
Anche se le buone azioni come la carità, non hanno etichette o nazionalità.
Porta in tasca il guanto di padre Pio, un frammento di sudario di Fra Nicola.
Conserva gelosamente come tesori inarrivabili tanti oggetti (ed anche storie) su Sant’Ignazio. Quelle pronunciate da Fra Lorenzo sono sempre parole speciali.
Ragionate ma speciali, tanto da sembrare o forse essere spontanee e non estranee ad ogni occasione.
Così la sua benedizione, pronunciata in modo serafico.
Lo sapeva bene anche padre Candido Amantini che donò al frate cappuccino cagliaritano la sua croce, quella esorcistica ed il suo rosario che utilizzo per curare gli ossessi e gli indemoniati.
Vivendo nel convento dei frati cappuccini di via Sant’Ignazio da qualche decennio, conosce dei Cagliaritani che lo seguono ed anche del medesimo edificio, ogni segreto.
Con parole semplici ma profonde, nella video intervista realizzata tre anni fa, nel 2013, traspare tanto del suo “esser umile servitore dell’umanità“.
La riproponiamo oggi (VIDEO), augurandovi Buona visione. A Fra Lorenzo: tanti rinnovati auguri, di cuore.