Cagliari. Nella notte del 25 novembre 2008, le forti raffiche di vento che hanno imperversato sulla città, hanno fatto crollare – dentro un cantiere edile situato tra via Mameli e Vico I Carloforte – la pesante recinzione realizzata in legno e lamiera. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno transennato la zona. Ed ora, dai margini di questo cantiere sono visibili antichi ruderi, appartenuti quasi certamente alla Cagliari romana…
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Parte di questa notizia è stata pubblicata dal quotidiano L’Unione Sarda, il 26 Nov. ’08.
Cagliari. Nella notte del 25 novembre 2008, le forti raffiche di vento che hanno imperversato sulla nostra amata città, hanno fatto crollare – dentro un cantiere edile situato tra via Mameli e Vico I Carloforte, la pesante recinzione realizzata in legno e lamiera.
Nel cantiere, esattamente all’interno di uno scavo nel terreno che dovrebbe ospitare le fondazioni speciali di un edificio, emergono i ruderi appartenuti alla Cagliari romana. Sono vestigia che, dopo il recente crollo della recinzione (rimossa dai vigili del fuoco) possono esser osservate da quanti passano in zona, con i loro resti murari (realizzati in grandi blocchi di calcare) che appartenevano, probabilmente, ad un complesso termale. In tal senso è interessante considerare la vicinanza della Villa di Tigellio: complesso residenziale dotato di vasche termali, che dista un centinaio di metri da questa nuova scoperta archeologica. Sorge spontaneo domandarsi se, come e quando sarà valorizzato questo patrimonio?
Intanto risale al 28 novembre 2008 il ripristino della recinzione che celerà, ai passanti, i resti del complesso archeologico dove, auspichiamo, gli studiosi possano intervenire per valorizzare una delle aree più significative della città.A pensare che nell’agosto 2008 – il Gruppo Cavità Cagliaritane – su segnalazione dei residenti della zona (vedasi gli articoli presenti nel nostro portale), allarmati per la paura di un presunto scempio archeologico, scrisse alla Soprintendenza archeologica di Cagliari, segnalando il ritrovamento di cocci antichi, tracce di mura e di un’antica cisterna, ai margini del cantiere.
I vecchi proprietari del terreno sono convinti che questo terreno sia attraversato da un cunicolo sotterraneo, e custodisce altre cavità sotterranee significative. Cosa plausibile in quanto la vicina via Mameli è interessata dalla presenza di parecchie testimonianze della Cagliari sotterranea. E un poco ovunque – nelle strade del circondario – sono state individuate cisterne sotterranee.Nell’adiacente Corso Vitt. Emanuele II ad esempio, sono presenti diversi locali che custodiscono profonde cisterne d’età punica e romana. Così l’area dell’Orto botanico che un tempo era collegata all’Anfiteatro romano per mezzo delle ramificazioni sotterranee (cunicoli) dell’antico acquedotto romano. Cagliari… la storia della città non smette di stupire!