Convegno: quali sinergie tra archeologia e architettura in Sardegna?

Il sindaco di Cagliari in visita in un cantiere nel quale è stato scoperto un reperto archeologico.

Il sindaco di Cagliari in visita in un cantiere nel quale è stato scoperto un reperto archeologico.

L’architettura e l’archeologia. Argomenti di sicuro interesse che diventano, in Sardegna, anche il titolo della giornata di studio organizzata dall’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Cagliari.

Una iniziativa che domenica 11 Ottobre a  Santadi, darà vita ad una serie di qualificati interventi.  Dalle 9, l’aula consiliare del Municipio, vedrà impegnati Giorgio Saba, presidente dell’Ordine degli architetti di Iglesias e Medio Campidano, Gaetano Nastasi, presidente dell’Ordine degli ingegneri e Gian Luigi Pillola, commissario del Parco geominerario della Sardegna nel fare il punto della situazione su come e perchè è necessario far interagire l’archeologia e, appunto, l’architettura. Ma anche altre competenze in materia di costruzioni, cantieri, dei centri abitati del futuro. A fare gli onori casa durante la giornata di studio, il sindaco Elio Sundas.

Al centro della giornata di studio durante la quale verranno assegnati anche crediti formativi, ci sarà anche il ruolo e i compiti del professionista, sia nella fase di progetto e sia in quella di cantiere.

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Da Dom’è Farra: ascensore moderno dentro una vetusta costruzione.

Non a caso, oggi, sono tanti i professionisti e gli “addetti ai lavori” chiamati a confrontarsi con l’esistenza dei beni archeologici, oppure con l’esigenza di preservarli. Sicuramente, al tempo stesso, con la necessità di intervenire verso una più “moderna” e migliore fruizione possibile.

L’evento, al quale parteciperanno numerosi studiosi e professionisti, analizzerà anche gli esempi di valorizzazione di ritrovamenti archeologici, della progettazione di interventi in tal senso e si parlerà di “progetto architettonico e disegno del paesaggio“.

Temi, questi, che si sono sviluppati negli ultimi anni attraverso un intenso e proficuo dibattito scientifico interdisciplinare.

In passato afferma Giorgio Saba, alla guida dell’Ordine degli architetti – il sovrascrivere le tracce della storia con edifici di nuova costruzione era pratica comune, anzi la riattivazione di alcune fabbriche ne ha permesso la sopravvivenza attraverso i secoli, generando un processo di sedimentazione della storia ancora leggibile come testimonianza della continuità nell’uso dei territori attraverso il tempo”.

Scavi archeologici a Cagliari. Ottobre 2015. Come valorizzare le scoperte?

Scavi archeologici a Cagliari. Ottobre 2015. Come valorizzare le scoperte?

Oggi infatti, la riflessione sul “riciclo dell’esistente” definisce un ampio campo di ricerca volto a precisare come, attraverso il riciclo, si possano condizionare o indirizzare le trasformazioni della città e del paesaggio contemporanei, incluso il patrimonio storico che di esso è parte essenziale.

QUALE FUTURO PER I RUDERI?Un resto archeologico, in quanto emergenza, condiziona la morfologia urbana della città contemporanea” e quindi instaura, “per contrasto, una frattura che solo nel quadro di un programma cognitivo attraverso professionalità diverse, può ricomporsi e tradursi in progetto” prosegue Giorgio Saba. “Questo progetto dev’essere funzionale alla restituzione di leggibilità e comprensione, nonché al reinserimento delle tracce della storia nell’ambito della città o del paesaggio attuale“.

IL SEMINARIO. Da qui l’idea di un seminario che domenica 11 ottobre 2015, affronterà a Santadi il ruolo e i compiti del professionista che, nella fase di progetto o in quella di cantiere, è chiamato a relazionarsi con la presenza di beni archeologici.

Quali sono le opportunità e le scelte di riuso e di reinterpretazione?

L’archeologia – sostengono gli organizzatori del corso – così come si presenta oggigiorno, è da considerarsi come un’architettura del passato, progettata per uno scopo ben preciso: il trascorrere del tempo, le numerose stratificazioni, il disuso ed il conseguente abbandono ne hanno modificato l’aspetto ma non il contenuto“.

Immagini di cantieri edili e scoperte archeologiche.

Immagini di cantieri edili e scoperte archeologiche in Sardegna.

ARCHITETTURA E ARCHEOLOGIA. Il rapporto fra architettura e archeologia diviene un tema fondamentale da affrontare nel momento in cui si debba intervenire su un “oggetto” o uno scavo archeologico: la ricerca archeologica ed il progetto architettonico devono dialogare costruttivamente e in sinergica.

L’archeologia riferita ad un edificio piuttosto che ad un sito non appartiene al passato” affermano gli esponenti dell’Ordine degli architetti: <<i resti non devono andare incontro ad un processo di museificazione fine a sé stesso. Il “monumento” è sì un “documento” inequivocabilmente portatore della memoria storica di sé e del luogo, ma deve rinascere e tornare ad essere fruibile: il progetto di architettura rappresenta il mezzo più adeguato per raggiungere tale scopo>>.

In questo ambito di riflessione si inserisce la figura dell’architetto, chiamato ad intervenire non solo attraverso progetti di restauro conservativo, ma progetti ex-novo, intesi come “inserimenti” sull’esistente, volti a restituire dignità e nuova vita ai siti archeologici, per una rifunzionalizzazione ed una fruibilità adeguate.

Oggi l’architettura può e deve svolgere un ruolo preponderante di valorizzazione, intesa come recupero, ricostruzione e, oppure “nuova interpretazione“.

Le competenze specifiche di attori quali architetti, archeologi e storici dell’arte, devono creare una linea di continuità fra il costruito di ieri e l’intervento di oggi, in un’ottica di valorizzazione, di conservazione, di restauro e progettazione non solo dell'”oggetto”, ma anche del luogo in cui esso è inserito.

Appuntamento a domenica 11 ottobre nel Comune di a Santadi. Dove anche gli archeologi, i costruttori edili, gli amministratori pubblici, potranno prendere parte al dibattito. Per costruire assieme un percorso comune.

Marcello Polastri

 

Vedi la LOCANDINA del seminario.

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