Capoterra: addio alle domus romane?

Scavi_capoterra1Hanno avuto inizio mesi fa i lavori per la nuova strada Sulcitana che collegherà Cagliari a Capoterra, ma anche Villa San Pietro e Pula, passando accanto alla Saras, la raffineria più grande d’Europa (video).
Sono almeno tre le aree archeologiche scoperte proprio nei cantieri di Capoterra, durante la realizzazione della nuova statale a 4 corsie che si è fatta attendere per più di 17 anni.

Da qualche mese, sul rio Santa Lucia che attraversa Capoterra, sono stati avviati i primi lavori di quella che sarà la più grande opera strategica nei collegamenti tra Cagliari e la costa sud occidentale.

Di recente, ultimato il “lavaggio” dei terreni per verificare la presenza di scarti industriali, sono state riportate alla luce le antiche vestigia, aree archeologiche nelle quali abbondano i segni dell’antica frequentazione umana di questo angolo di Sardegna.

Gli archeologi hanno scavato ed ora, sui terreni accanto agli uliveti, ma non sulle carte del rischio archeologico, si notano i resti di abitazioni del periodo romano che centinaia di metri di asfalto potrebbero far scomparire.

Capoterra_Scavi3Accanto alle reti che funzionano a intermittenza, saltano agli occhi grandi pietre, provenienti dal vicino fiume e assemblate da mani sapienti nei millenni passati, come a formare antichi locali, con muri spessi più di 1 metro, ad angolo retto, e poi una miriade di cocci e ossa che conservano i segni del tempo, e di certo un fascino speciale.

Una leggenda sostiene che duemila anni fa finivano da queste parti i materiali ferrosi estratti nelle miniere della zona. Sarà stato realmente così?

Di sicuro, se la strada, pur con i suoi vantaggi per la modernità, ricoprirà la storia, di storia sapremo sempre meno.

Sorge spontaneo chiederci: quali valori tramanderemo ai posteri se noi, per primi, della storia antica ce ne infischiamo o quasi?

Banner_Scavi_CapoterraDovrà pur esistere un modo di salvaguardare il passato e di valorizzarlo, trasformandolo in attrattiva turistica.

Nel frattempo queste preesistenze archeologiche sono come una ferita aperta sul terreno, nella quale iniziano ad accumularsi rifiuti ed erbe spontanee, tra gli storici manufatti privi di  protezione.

Tutto ciò sarà avvenuto nel rispetto delle leggi, in nome della salvaguardia della nostra storia?

VEDI IL VIDEO ESCLUSIVO.

 

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