Cagliari. Quel magico modellino che ritrae la Grotta della Vipera

Una rarissima immagine che ritrae la Grotta della Vipera, storico e leggendario sepolcro gentilizio situato a Cagliari, è rappresentata dalla fotografia di un modellino, una sorta di plastico.

A realizzarlo un tal “G. Oddini ”, come si legge sul retro della fotografia, di quella che è a tutti gli effetti una interessante raffigurazione in scala 1:20, che ritrae la Tomba romana di Attilia Pomptilla e Lucio Cassio Filippo. Sì, la leggendaria tomba che  2000 anni fa, venne modellata nella dura roccia, alle pendici del colle Tuvixeddu, davanti alla strada romana d’accesso alla città antica.  

Il plastico della Grotta della Vipera a Cagliari.

Di questo modellino risalente ai primi anni del 1900, conservato a lungo nei locali del vecchio Museo archeologico di Cagliari, si è perduta la memoria. Eppure offriva una bella raffigurazione, quel modellino, perché mostrava ai più curiosi amanti della storia antica, non solo la tomba gentilizia di Attilia e Filippo, bensì altre 2 differenti cavità sotterranee. 

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Sotto la Grotta della Vipera (la cavità monumentale in alto, a forma di tempio), possiamo infatti distinguere l’accesso ad una camera sotterranea. Quasi certamente si trattava di un ipogeo romano o chissà, di una cavità dotata di una scala che conduceva ad una polla d’acqua sorgiva, ritenuta miracolosa ai tempi dei primi cristiani. 

Già, ma chi avrà realizzato questo “modellino”, e perché? Chi era il signor Oddini? Era il custode del Museo, come si legge sul retro della fotografia. Un uomo di cultura, che si appassionó a tal punto della storia di Cagliari e della Sardegna, tanto da cercare di ricostruirne alcuni elementi e contesti.

Nel caso della monumentale Grotta della Vipera, infatti, Oddini ricostruì l’originario aspetto della cavità, prima che la stessa, nel 1822, andasse incontro alla distruzione con le mine esplosive durante i lavori di costruzione della Strada Reale Cagliari – Porto Torres.

Un fatto analogo era accaduto in quegli stessi giorni ad una vicina tomba monumentale, visibile sul lato destro (per chi osserva la fotografia del modellino). Ma, di questa vicenda, parleremo nel prossimo approfondimento. 

Marcello Polastri

Cagliari. La grotta della vipera ritratta in un modellino del primo Novecento.

Cagliari. La grotta della vipera ritratta in un modellino del primo Novecento.

Curiosità.

L’ingresso del monumento funerario meglio conosciuto come La Grotta della Vipera, riproduceva quello di un tempio antico in stile ionico composito. L’interno dell’ipogeo era diviso in tre ambienti: un vestibolo e due camere funerarie.

Sul frontone della tomba non passano inosservati due aspidi scolpiti nella roccia, due serpenti che si sfidano, comunque affrontati, dai quali deriva il nome del sito monumentale. Anche se, di vipere, in Sardegna, non ne sono mai esistite. 

Fu il Generale Alberto Della Marmora a scrivere, nel suo Itinerario dell’isola di Sardegna: “Questa tomba (la Grotta della Vipera) non è più nell’originario stato d’integrità, anche perché da molto tempo si è scavato attorno per estrarre dalla roccia la pietra da taglio, che qui è di buona qualità. “Posso dire, senza vantarmi troppo, che sono stato io a fermare nel 1822 la mano distruttrice degli impresari della grande strada reale. Costoro avevano già cancellato una tomba vicina e avrebbero fatto lo stesso con l’altra se non avessi fatto intervenire l’autorità del vicerè per impedirne la completa distruzione.

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