Cagliari e l’emergenza abitativa: intervengono Comune, Regione e AREA

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I palazzi popolari del quartiere Sant’Elia

Si è tenuto in questi giorni un vertice nel Comune di via Roma per affrontare, con la Regione e l’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa, la crisi della carenza alloggi nel capoluogo sardo. Ed ecco come verrà affrontata l’emergenza abitativa. A spiegarlo è il gruppo di lavoro che metterà in atto una serie di iniziative per contrastare, appunto, la carenza degli alloggi.

Durante l’incontro, fortemente voluto dalla Commissione casa e politiche abitative del Comune di Cagliari, l’assessore regionale Maninchedda si è dichiarato ben disponibile “a partecipare e ad assumere impegni sulla materia, riconoscendo la situazione di grande criticità che rappresenta la crisi abitativa di Cagliari a livello regionale“.

Ma è nel capoluogo isolano che “questo problema diventa maggiore nell’ambito dell’edilizia pubblica cittadina” ed è per questo motivo che “la Regione vuole impegnarsi concretamente a favore delle famiglie in maggiore difficoltà“.

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Davide Carta, alla guida della commissione comunale “Casa”.

L’APPELLO è stato avanzato da Davide Carta, presidente della Commissione speciale casa e politiche abitative del Comune di Cagliari, nell’illustrare, durante l’incontro a Palazzo Bacaredda, non pochi e importanti temi, molto sentiti dai cittadini Cagliaritani. Ad esempio “la morosità degli occupanti di abitazioni a canone concordato del Comune e di AREA” ma anche la carenza di alloggi.

Carta ha citato in tal senso le case delle vie “Corsica, della Pineta e Mafidano” chiedendo di “creare un tavolo operativo tra Regione, AREA e Comune che, da un lato, possa valutare le possibilità di ridurre i prezzi dei canoni di affitto rispetto al canone concordato, verificando se sia possibile spostare le famiglie con più gravi difficoltà, negli alloggi ERP, avviando quindi uno scambio con altri assegnatari che superano il reddito per la permanenza nell’ERP”.

In tal senso, la Commissione comunale ha chiesto di “attivare immediatamente il gruppo di lavoro”. Il motivo? “Semplice – ha ribadito Carta – perché si tratta di un problema che riguarda situazioni di estrema sofferenza”.

All’incontro, oltre all’assessore regionale ai lavori pubblici Paolo Maninchedda, ha partecipato il commissario di AREA Sergio Cocciu e  l’assessore comunale competente, Luisanna Marras.

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Ponteggi e lavori edili a Cagliari.

ACCORDO DI PROGRAMMA. Altro tema analizzato nel tavolo operativo tra Regione, Comune e AREA, l’accordo di programma di Sant’Elia, stilato appunto da questi tre soggetti istituzionali. Un accordo riattivato dopo anni di stallo, causa la passata gestione di AREA e con il massimo supporto del Comune per l’avvio degli interventi.

Sono stati già appaltati da AREA ben 5 milioni di euro per interventi attesi da anni sui complessi del Favero e delle Lame, per la manutenzione straordinaria, l’installazione ascensori, l’abbattimento delle barriere architettoniche e tutti gli interventi necessari a restituire agibilità e decoro alle strutture interessate” prosegue Davide Carta.

Questi lavori partiranno a breve, nel mese di novembre e in questa direzione la Regione sta reperendo le risorse per ulteriori 5 milioni di euro per intervenire sugli altri fabbricati di proprietà di AREA a Sant’Elia.

Non solo. A brevissimo, il Comune, avvierà proprio nel quartiere Sant’Elia i lavori sui suoi edifici ERP.

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Cartelli per lavori.

Durante l’incontro, prosegue Carta, alla guida della Commissione casa e politiche abitative del Comune di Cagliari, è emerso che “relativamente ai 37 milioni per l’attivazione di funzionalità e spazi comuni, per il quale sono state reperite le risorse necessarie, si è modificato il progetto originario per renderlo più armonico alle nuove strategie urbanistiche messe in campo dall’attuale amministrazione comunale: lungomare, parco verde di S. Elia che sarà realizzato su quell’enorme sterrato tra i palazzi di AREA e il lungomare, la nuova area per il mercatino domenicale”.

Per quanto invece riguarda la nuova edilizia ERP sono emerse due esigenze: anzitutto porre un freno allo sfruttamento del suolo pensando a nuove abitazioni, usando beni immobili regionali e demaniali, e facendo ricorso al contributo di soggetti privati.

La seconda esigenza è optare per la demolizione e la ricostruzione di alcuni immobili esistenti, “a fronte delle loro condizioni di grave ammaloramento delle strutture, trovando una soluzione temporanea per le famiglie che ora occupano alloggi irrecuperabili.

La cloaca ritrovata in via Roma

Cagliari, lavori nel centro storico.

 

In tal senso – ha ricordato Carta – per quanto riguarda il Comune, martedì 13 ottobre è stato approvato un ordine del giorno con il quale i proventi dalla vendita della struttura di Pula e un appartamento a Roma saranno destinati a nuova edilizia sociale.

La Commissione casa non farà mancare il suo contributo con diverse iniziative in atto, tra le quali l’avvio del tavolo di lavoro e la definizione dei nuovi criteri operativi per la gestione del patrimonio ERP, proponendo una serie di emendamenti alla Legge Regionale 13/89, la legge per le assegnazioni e la gestione degli alloggi ERP, anche con la definizione di una fascia separata per l’edilizia pubblica a canone concordato e con criteri di mobilità da edilizia pubblica, sia a canone concordato sia a canone sociale”.

Tra le urgenze nell’agenda del Comune, capire quali edifici siano irrecuperabili e da demolire, nella prospettiva di dar vita a una nuova edificazione, ma ancor prima all’individuazione di quelle aree che si potrebbero utilizzare per costruire gli alloggi temporanei.

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