Alla domanda cosa sono i nuraghi?, diversi studiosi hanno fornito nel tempo diverse risposte ed è ancor oggi acceso il dibattito culturale. Edifici abitativi secondo lo Spano (1867), rifugi per G. Centurione (1888), tombe secondo il La Marmora, templi per Vittorio Angius e secondo Pittau (1977), i nuraghi di Sardegna fanno discutere e fantasticare. Anche se a partire dagli studi dell’archeologo Antonio Taramelli avviati nel primo Novecento e poi ripresi da Giovanni Lilliu, il paradigma dominante dell’archeologia nuragologica è divenuto quello del nuraghe fortezza.
“Chi costruì i nuraghe li orientò secondo dettami astronomici. L’impianto planimetrico dei nuraghi complessi è astronomicamente orientato verso il sorgere del sole o della luna ai solstizi e lunistizi e la loro funzione penso la si debba inquadrare nella sfera del sacro” afferma Mauro Peppino Zedda. Da qui la serata intitolata Archeologia versus archeoastronomia. Si tratta di un incontro-ibattito che si terrà a Cagliari, giovedì 11 giugno alle ore 19 al Cafè Savoia nell’omonima piazza.
Interverranno gli archeologi Nicola Dessì e Giorgio Murru, direttore del Museo di Laconi, Mauro Peppino Zedda, studioso di archeoastronomia, fondatore dell’associazione Agorà nuragica. Modera la serata Paolo Littarru, ingegnere, studioso di archeoastronomia presidente dell’associazione Agorà nuragica.
Fonte: nota stampa evento di Agorà Nuragica.