Cagliari anfiteatro romano

Anfiteatro di Cagliari: chiusure e polemiche tra turisti e cittadini

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l’Anfiteatro romano di Karalis

Non è la prima volta e forse non sarà l’ultima. Di certo l’Anfiteatro romano di Cagliari continua a restare una colossale incompiuta. Per carità, non parliamo certo della sua bellezza, suggestione e al suo concepimento datato  2000 anni fa.

Ci riferiamo, invece, al punto di vista dell’offerta turistica e del potenziamento dei servizi annessi. Non trovate?

Porte chiuse in faccia ai turisti e alle guide, stando ai loro racconti, un “equivoco” secondo gli amministratori.

Pur tuttavia, ancora avvolto da una legnaia marcia che consentì nottetempo di realizzare i concerti estivi poi sospesi per la pericolistà dei soppalchi logori, l’Anfiteatro ostenta ancor oggi i suoi percorsi sotterranei chiusi da transenne che ne impediscono l’accesso.

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Le gallerie sotto le gradinate di roccia.

Qualche giorno fa si è appreso che alcuni suoi settori erano da tempo abitati dai senzatetto, in promiscuità con una colonia felina.

La situazione, che avevamo solo in parte analizzato, è stata documentata un mese fa, ancor peggiorata, da un video del giornalista Alessandro Congia. Ieri e oggi, un articolo di Francesco Pinna su L’Unione Sarda e di Jacopo Norfo su Casteddu On Line, ha illustrato un nuovo fatto, definito come paradossale e del quale a breve parleremo.

A pensare che di recente anche la nota trasmissione Voyager di Roberto Giacobbo, ha mostrato ai telespattori della Rai, i suggestivi percorsi sotterranei creati dagli antichi romani.

Ciononostante, anche dopo tanta pubblicità, gli scarafaggi e i pipistrelli sembrerebbero i soli visitatori abituali dei settori più intriganti del teatro cagliaritano scavato nella roccia. Che fosse prevedibile un aumento dei visitatori, dopo una trasmissione come quella che Voyager ha dedicato a Cagliari, è cosa risaputa.

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L’anfiteatro. Così duemila anni fa.

Tutto qui?Almeno fosse. Ed ecco spuntare il paradosso. “In piena stagione turistica, il 7 settembre, un gruppo di quaranta giapponesi avrebbe voluto visitare l’Anfiteatro romano” ma, secondo il quotidiano l’Unione Sarda del 2 settembre, ad una guida turistica è stato risposto che “le visite si possono fare solo dal venerdì alla domenica“.

Fatto, questo, assurdo soprattutto d’estate, in una città come il capoluogo della Sardegna che ha spesso sciorinato lo slogan di city turistica, non trovate?

Secondo Michela Mura, guida turistica e presidente dell’associazione regionale di categoria, ciò è assurdo.

E’ infatti accaduto che una comitiva di 40 turisti, desiderosi di vedere dal vivo il più importante monumento romano della Sardegna, sia rimasta delusa.

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Il crollo del cancello, appena la scorsa estate, nel Giugno 2014.

Come del resto, qualche giorno fa, in piena stagione turistica, anche altri visitatori hanno trovato il cancello dell’Anfiteatro chiuso. Non è tutto. Appena 15 giorni fa vi abitavano tre i senzatetto: passavano la notte tra i bagni e quella che dovrebbe fungere da reception per i turisti.

Secondo voi, quale futuro attende l’Anfiteatro romano di Cagliari? Quali sorti per questo monumento importantissimo? Quando spariranno i legni marci che hanno colorato di verde muffa la candida roccia calcarea?

Suvvia, non siate avari di idee. Parliamone qui.

Presto con il vostro aiuto faremo sentire la nostra voce per la migliore fruizione e divulgazione di questo sito. Creando un dialogo con le istituzioni.

Unico e raro, l’Anfiteatro che Cagliari ha la fortuna di avere, merita molto di più. Anzi, merita la normalità. Meriterebbe una fruizione costante, specialmente nel periodo della stagione turistica.

Non tutti evidentemente se ne rendono conto.

Sardegna Sotterranea vuole saperne di più, contribuendo a far  di più, con il vostro aiuto. Cosa ne pensate?

Secondo voi come andrebbe risolto il problema della fruizione dell’Anfiteatro, che dovrebbe rappresentare una risorsa?

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