Amsicora e il suo temutissimo esercito erano terribili. Ma stavolta c’entrano ben poco con il sito archeologico nascosto dal cavalcavia di San Sperate.
I protagonisti di quest’area non sono neppure i 300 uomini dell’esercito di Leonida I Re di Sparta che non ebbe a che fare direttamente con la Sardegna.
[adsense]
Gli uomini sepolti nel sud Sardegna, nell’area oggi occupata dal ponte di cemento al Km 15.600 della Strada statale sarda 131, sono antichissimi, quasi certamente preistorici. Mica bazzecole!
Oggi sopra e sotto il cavalcavia situato alle porte di San Sperate, sfrecciano le auto ma c’è chi rallenta, sia per accedere nel parcheggio del vicino Centro commerciale e sia perchè, incuriosito da quella specie di “recinto per pecore” (affermano anche i nostri lettori su Facebook) situato all’ombra del cavalcavia, cerca di sbirciare nel sito.
La curiosità è tanta ma, di sicuro, automobilisti e pedoni non conoscono la storia della Tomba dei 300.
[adsense]
Chiariamo: il sepolcro collettivo non ha niente a che fare con la leggenda popolare che colloca qui i resti dei 12.000 guerrieri dell’esercito punico impegnato in un disastroso combattimento, nel sud Sardegna.
Dunque, fantasie a parte, chi erano i trecento?
La località è anche nota per i suoi ruderi d’età punico-romana, ed anche resti medievali e per l’esistenza di una più ampia necropoli preistorica.
Procediamo con ordine, ripercorriamo la storia. Il sepolcro nuragico dei Trecento è stato inglobato, nel lungo cammino dei secoli, in un successivo insediamento medievale.
Secondo professor Ugas la sepoltura risale al periodo compreso tra il 1.200 e il 1150 a.C.
“L’ipotesi più verosimile – scrive Ugas – è che ci troviamo di fronte a una serie di episodi di mortalità collettiva, avvenuti nell’arco di 50 anni al massimo, determinati da cause che non sono molto chiare e che vanno spiegate”.
E’ accaduto, dopo la pubblicazione di un nostro precedente articolo, che sulla tomba di Su Fraigu sono giunte al nostro sito alcune testimonianze.
<<… Nel 1984 iniziai come tecnico di cantiere i lavori di ampliamento della Strada statale 131 dal km 14+750 al km 18+100.
I lavori prevedevano anche la costruzione di 2 cavalcavia. Uno era quello della foto.
Poi dopo ore di lavoro aggiunse che da quel momento dovevo ritenere sospesi i lavori in quell’area.
A volte, il mondo del web, è capace di aprire altre strade, forme di comunicazione, relazioni che tengono unite le persone o che avvicinano le persone nell’arduo compito della difesa e della riscoperta della nostra identità.
Ci troviamo di fronte ad uno di questi casi ad un bel traguardo o – se preferite – a un punto di partenza…Aver letto una così importanza testimonianza, per voce di un testimone oculare che in quel lontano 1984 si trovava a Su Fraigu, significa comunque aver trovato un nuovo tassello su una storia nascosta all’ombra di un cavalcavia.
Altre rivelazioni sono leggibili anche su Facebook.