Allarme scabbia a Capoterra dove da giorni si parla di un caso che “ha colpito un soggetto della comunità scolastica“.
[adsense]
“Sono stata informata ora che nella scuola di via Amendola è stato segnalato un caso di scabbia”.
La notizia è trapelata ieri sul Social network Facebook dove il genitore di un alunno che frequenta le Scuole Nivola, ha esternato il proprio disagio per il timore della disffusione di un eventuale contagio.
Poi la conferma della diagnosi di un caso di scabbia pubblicata nel sito della scuola Nivola dove troviamo varie circolari: una su “alcuni casi di pediculosi del capo” con l’invito “a leggere le raccomandazioni fornite dalla ASL”, ed una comunicazione sanitaria che l’Azienda Sanitaria Locale, il 12 dicembre, ha inviato al Dirigente scolastico con le INFORMAZIONI e consigli per la “prevenzione della scabbia”.
Nella nota non si capisce però chi, in quale scuola ed in che modo abbia contratto la scabbia.
Si dice comunque che “in ordine alla recente diagnosi di un caso di scabbia di un soggetto in ambito scolastico, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica comunica le seguenti informazioni di educazione sanitaria“.
Questo l’avviso che il dottor Giorgio Carlo Steri, Direttore del Servizio Igiene e Sanità pubblica della ASL 8, ha rivolto ai genitori degli alunni della Scuola Media Nivola.
“I GENITORI – si legge su Facebook – sono stati avvisati ieri” (giovedì ndr) e “nessuno intende chiudere la scuola però – proseguono – si sa che questo virus ha un periodo d’incubazione di circa 30 o 40 giorni” e “tutti i ragazzi, compresi i genitori che ieri hanno fatto i colloqui in quella sede che fanno?“.
Secondo alcune mamme degli alunni, il consiglio di seguire la profilassi non sarebbe sufficiente per spegnere i timori di un eventuale contagio: “ma tutti gli studenti e il personale, che sono rimasti a contatto dell’inizio delle lezioni, cosa dovrebbero fare?”.
LA CIRCOLARE della ASL offre comunque anche in tal senso una risposta: “nell’ambito dei provvedimenti il trattamento con lo sgabbicida ritenuto ad oggi più efficace è la PERMETRINA AL 5%”.
“Se invece il ragazzo dovesse essere sintomatico – si legge nel documento – con eventuali lesioni cutanee nei punti più frequenti, dovrà essere visitato dal curante di fiducia che potrà indirizzarlo al Reparto di dermatologia del presidio ospedaliero San Giovanni o Santissima Trinità per conferma o disconferma al microscopio“.
Notizia in fase di aggiornamento. Pubblicata sul quotidiano Casteddu OnLine.
[adsense]