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I resti di 54 scheletri fanno ritorno a Perdasdefogu, territorio dell’Ogliastra nel quale furono ritrovati qualche anno fa, all’interno di una grotta, quella di Tueri.
La caverna sorge nei pressi di un nuraghe conosciuto con il nome di “Casa dell’orco”.
La grotta era molto probabilmente la loro dimora da defunti, una sepoltura collettiva. In quei meandri sotterranei già nel 1960 furono individuati i resti di 40 individui.
Poi la scoperta di qualche anno fa, nel 2012 ed il recupero dei resti avvenuto nel 2014 grazie al lavoro degli archeologi della Soprintendenza di Sassari-Nuoro in collaborazione con l’Universita di Cagliari e il Gruppo Grotte Ogliastra.
Gli esami di laboratorio hanno datato i resti ossei: risalgono all’epoca nuragica secondo la prova del carbonio 14.
Appartengono a individui vissuti quasi 4000 anni fa, alti in media 164 cm gli uomini, e 153 cm le donne. La durata media della loro vita? Si aggirava intorno ai 40 anni. Erano gli abitanti della comunità nuragica del nuraghe Tueri.
Ora faranno parte delle teche del Museo Naturalistico di Perdasdefogu e arricchiranno l’offerta turistica e culturale del parco naturale di Bruncu Santoru.