Ci sono le luci e le ombre che rendono tangibile il grande mistero dei simboli sacri della Sardegna. La Dea Madre ad esempio, così il sole e la luna riflessa nei pozzi sacri, e poi le parche, quelle descritte dagli antichi e temute perché tenevano per mano il filo della nostra vita. Ma sono tante, tantissime le altre figure stilizzate color oro su sfondo nero che “affollano” la mostra di pittura di Mariarosaria Spina.
È questo e molto di più la mostra pittorica personale, Mariarosaria Spina, nota artista Sanlurese,
L’ESPOSIZIONE, intitolata “Retablo – Luce e Rinascita” è curata da Rossana Corti ed è stata voluta dall’Associazione culturale Honebu che ne consentirà la visita per tutto dicembre 2016 e gennaio 2017 in via Fratelli Bandiera 100 a Pirri.
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Durante l’INAUGURAZIONE dell’esposizione (avvenuta e non a caso il giorno dell’Immacolata) alla presenza dell’Assessora al Turismo del Comune di Cagliari Marzia Cillocu, il presidente di Honebu Pierluigi Montalbano ha parlato di un “unicum” riferendosi all’arte partorita dalle mani di Mariarosaria Spina: “è tra le poche artiste che che dipinge soggetti e simboli legati al Cristianesimo portando avanti un progetto a tappe, di mostra in mostra“.
Nella conferenza di inaugurazione svoltasi giovedì 8 dicembre 2016, la curatrice dell’esposizione Rossana Corti e il presidente dell’associazione Gcc-Sardegna Sotterranea Marcello Polastri, si sono soffermati sulla passione che induce Mariarosaria Spina a compiere sempre più approfonditi studi sulla Sardegna dei nuraghi e dei pozzi sacri dai quali sembrerebbe trarre spunto per realizzare la sua arte sacra e permeata di Cristianesimo.
“La conobbi in occasione di una puntata televisiva da girare nel Castello di Sanluri – ha svelato Marcello Polastri – e Mariarosaria Spina si è manifestata subito per le sue doti di studiosa indicandoci la giusta via per individuare i passaggi segreti del Castello“.
LA PERSONALE pittorica di Mariarosaria Spina si sviluppa attraverso una serie di opere di medio e medio-piccolo formato che si irradiano intorno all’imponente struttura del retablo, imponente, con i suoi sette elementi ed un’altezza di circa 4 metri.
Tutte le opere a olio esposte narrano dello scontro tra la luce e le tenebre che si “contendono le sorti dell’umanità, sottolineando la forza della Luce che guida verso la salvezza“.