Eccoli riaffiorare nel centro storico di Cagliari i resti delle mura Cinquecentesce. Sono riemerse dal fondo di una trincea aperta nell’asfalto tra il marciapiede e la strada, nel Largo Carlo Felice in prossimità di via Manno.
I curiosi sbirciano tra le reti metalliche del cantiere per il rifacimento dei sottoservizi, ed una signora anziana esclama: “e itt’aressi, duas perdas funti“.
Si teme per il rallentamento che potrebbero subire i lavori, in seguito alle nuove scoperte archeologiche che si aggiungono a quelle avvenute da mesi sempre in zona: resti di strutture de periodo romano ma anche medievale.
Nell’osservare queste immagini realizzate da Nicola Di Mille, notiamo in questo caso specifico due grandi strutture murarie.
Sono molto simili al basamento di una porta, una porta del lontano 1500, periodo di massimo sviluppo della cinta muraria posta a protezione della città di Cagliari.
Fortificazione che era suddivisa in quattro grandi quartieri, a loro volta cinti da spesse mura, bastioni, intervalleate da torri di avvistamento e da alcune porte d’accesso, di forma arcuata.
Una di queste porte, secondo e vecchie carte conservate negli archivi, sorgeva proprio nella zona compresa tra piazza Yenne, via Manno e il Largo Carlo Felice.
Dove guardacaso sono state ritrovate strutture realizzate con pietre calcaree estratte nelle cave collinari della città, resti di canalizzazioni e altri manufatti. Verranno sacrificati per il passaggio della fogna?
Probabilmente si, data la messa in opera, nella vicina trincea, di una grande tubatura. Anch’essa documentata dall’immagine.