Hanno rivisto la luce in questi giorni le rovine dell’antica Karales, la città romana che duemila anni fa aveva il suo epicentro tra le piazze Yenne e Carmine ma anche nel Largo Carlo Felice.
Queste immagini spedite dai nostri lettori mostrano quelli che sembrerebbero proprio resti del passato riportati alla luce durante i recenti lavori per il rifacimento dei marciapiedi e dei sottoservizi.
Ci troviamo nel Largo Carlo Felice, all’altezza del civico 29. È qui che sono riaffiorate le tracce di strutture murarie, ma anche trincee aperte nel terreno di roccia calcarea. Spetterà comunque agli archeologi pronunciarsi in merito a datazioni e importanza dei rinvenimenti.
È la stessa zona adiacente gli istituti bancari che poggiano su aree termali, resti di un acquedotto romano e residenze di duemila anni fa scoperte nel dopoguerra ed ora celate.
Ritrovamenti che, come in questo caso, destarono stupore e tanta curiosità tra i passanti. Ed anche l’interesse dei nostri lettori che ad ogni ritrovamento ci scrivono e non abbassano la guardia, ostentando l’amore per la nostra storia. Com’è accaduto sempre qualche mese fa, con la scoperta archeologica di febbraio 2016 nel Corso Vittorio Emanuele II, sempre la accanto nel Settembre 2015, o nel mese di maggio 2015 in piazza Gramsci. Pur sempre resti della Cagliari romana.
Tra la Banca d’Italia e la Chiesa di Sant’Agostino sono stati scoperti nel corso degli anni edifici termali usati dall’età repubblicana al II secolo d.C. Pertanto ogni qual volta si scava ad un metro di profondità, sotto le strade della zona, le scoperte non mancano.