È stata appena smontata la cabina di controllo della fabbrica della calce idrata di Tuvixeddu. Accade a Cagliari, dove oggi, alle ore 15,50 tra la via Is Maglias e il parco pubblico che ingloba la necropoli fenicio-punica, una grande gru del gruppo Rubino ha appena posato al suolo il primo blocco di ferro arrugginito della vecchia calcara.
La storica fornace che per quasi mezzo secolo ha fumato, triturando pietre calcaree per farne calce e usando altiforni, sarà oramai un ricordo del passato. Pericolante e dunque pericolosa, secondo la società Coimpresa impegnata nell’edilizia su un lato del colle, è stata abbandonata tanti anni fa, quando cesso’ l’attività estrattiva della roccia calcarea. Tra i banchi di pietra infatti, un po’ in tutto il colle, furono adagiati in apposite camere funerarie sotterranee, i defunti fenici, cartaginesi e romani.
Da qui l’interesse archeologico per la collina di Tuvixeddu che ha pagato pesantemente il tributo delle cave. Oggi lo smontaggio della cabina di comando dei macchinari, posta su una torre, a 25 metri d’altezza. La sentinella muta dei cantieri estrattivi era in fin dei conti proprio lei, la torre di ferro della calce idrata. Che polvere ha creato, e polvere diverrà.
Marcello Polastri
Dal quotidiano Casteddu On Line.