Quattro anni e una terribile certezza: la Leucemia.
È questa la storia – incredibilmente vera – del piccolo Ale.
Un bimbo della sua età dovrebbe giocare, guardare altrove, insomma vivere all’insegna della spensieratezza.
Invece, pur continuando a sognare, si ritroverà nel bel mezzo di un vortice infernale tra chemioterapia, viaggi di cura, ospedali e traslochi.
Un bel giorno il “miracolo“: la malattia è in remissione, il piccolo potrà finalmente andare scuola; in una parola: vivere!
Ale ricomincerà il suo cammino, lentamente ma all’insegna della felicità, come in una rinascita vitale dopo un calvario che, però, avrà inaspettati risvolti.
Uno tra tutti? All’età dieci anni incontrerà nuovamente la Leucemia. E saranno dolori…
Quel male cercherà, come un mostro insensibile, di dominare la vita del piccolo. Anzi, farà di peggio. Diverrà più forte che mai, a tratti invincibile.
Ed anche le speranze sono poche. La più importante consiste, ad esempio, nel sottoporre Ale al trapianto di midollo osseo.
L’Operazione non sarà facile. La possibilità di trovare un donatore compatibile è molto risicata: 1 su 100.000.
E allora cosa accadrà? A quali conseguenze andrà incontro il piccolo?
A quali conquiste e a quali rinunce?
Soprattutto chi sarà l’angelo che aiuterà Ale e i suoi genitori a vincere questa battaglia, andando contro il tempo e le probabilità?
Domande incalzanti, certo, che sono solo la punta di una piramide di problemi nella quale un bimbo, per ben due volte a distanza di sei anni dal primo male, si troverà come intrappolato.
Da questo labirinto dei perché emergerà un messaggio univoco, che poi sta alla base dell’evento in programma a Cagliari venerdì 6 novembre.
Infatti, l’APPUNTAMENTO per la presentazione del libro “Dono. Lettera di una madre alla sconosciuta che ha salvato suo figlio “, è fissato per le ore 18 nella libreria Feltrinelli di via Paoli.
Sarà Emanuela Imprescia, mamma di Ale e autrice del libro edito per i tipi de La Feltrinelli (introdotto da Erri De Luca), a parlare di questa storia coinvolgente.
Sono previsti “colpi di scena” su questa storia realmente accaduta e di stretta attualità in questo evento che sarà moderato da Carmen Salis.
Interverranno altri relatori, ad esempio i componenti dell’ADMO, l’Associazione italiana donatori di midollo osseo.
Con la presentazione di questa nuova opera letteraria emergerà uno spaccato poco conosciuto del mondo dei donatori di midollo osseo e sicuramente una ventata di positiva speranza. Speriamo, di cuore, che sia contagiosa.
Pubblicato anche sul quotidiano Casteddu OnLine.