Sotterranei trasformati in discoteca, grotte adibite a garage. Accade da sempre ma pochi lo sanno.
Sapevate che ad esempio in via Vittorio Veneto esistono cave plurimillenarie dotate di canestri per giocare a basket?
Oppure che sotto viale Sant’Avendrace si nascondono dei garage e delle officine ricavate nelle tombe del periodo romano?
Sono luoghi della memoria carichi di storia, di certo affascinanti, misteriosi e forse anche per questo rivissuti, frequentati, talvolta in gran segreto.
Ad esempio le cave di pietra usate all’occorrenza per conservare e far diventare “buono” il vino. Oppure, per custodire i carri funerari come del resto accadde nei grottoni del Giardino pubblico.
Un mondo da scoprire la Cagliari sotterranea, specie la sua zona compresa tra i colli Tuvixeddu e Tuvumannu dove la concentrazione di cavità sotterranee è tra le più elevate d’Italia.
Stando agli studi speleo-archeologici del Gruppo Cavità Cagliaritane, “Nei colli di Tuvixeddu e Tuvumannu – secondo gli studiosi – la concentrazione di grotte e caverne è di 45 cavità per chilometro quadrato.
La media tende comunque a salire, se condideriamo l’avanzamento degli studi e l’idividuazione di altre grotte, celate sotto alcune proprietà private“.
Ringraziamo i proprietari di questi edifici e quindi delle caverne per averci consentito la realizzazione di quale immagine documentaristica che svela, anche per loro volontà, un patrimonio culturale che la nostra città conserva gelosamente.
E voi ne sapete di più?
Sapreste ad esempio indicarci dove sono custoditi altri ambienti storici simili a questi nelle immagini?
Si badi: sia a Cagliari che in altri paesi della Sardegna.
Conoscere del resto significa scoprire, facendo nostra una storia che, diversamene, rimarrebbe nell’ombra e come tale, verrebbe ancora una volta ingiustamente ignorata.