“Ecco con quale spregiudicatezza hanno operato in una sola giornata. In questa immagine si vede il disastro. A sinistra lo scavo con i reperti, attaccato lo scavo per la colata di cemento“. Lo afferma il deputato Mauro Pili che da giorni segue la vicenda del cantiere edile aperto in via Atene a Selargius dove è in fase di costruzione una struttura di riabilitazione per disabili intellettivi e relazionali per conto dell’ANFFAS.
“La Sardegna – prosegue Pili sul social Facebook – si sta facendo distruggere da ogni genere di interessi con il silenzio di troppi. Avevano fretta. Avevano bisogno di sbancare tutto e subito. Guarda caso il confine del sito archeologico si ferma dove inizia lo scavo edile. Una mortificazione della civiltà nuragica e prenuragica inaudita“.
Dagli uffici competenti del Comune di Selargius, sul quotidiano l’Unione Sarda, fanno sapere che i lavori sono regolari e sono stati approvati con un iter che rispetta le normative.
Sarà. Ma di fatto una rete verde separa pozzi antichi e resti di manufatti vecchi di millenni, ad appena un metro dalle ruspe in azione. Scosse nel paleosuolo comprese nel loro via vai e che, speriamo, non compromettano il sito.
Voi, cosa ne pensate, sarà il caso di portare nelle sedi più appropriate questo “caso singolare”?
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Per approfondire leggi anche: Pozzi nuragici a Selargius? Fermate le ruspe!
Fonte immagine 1: post del deputato Mauro Pili, (identificativo immagine Facebook 10311823_863522740393098_3860494461757639940_n).
Fonte immagine 2: idem come sopra (link).