Cimitero di Bonaria: degrado.

Via al recupero della vecchia cava nel Cimitero monumentale di Bonaria

Cimitero di Bonaria: degrado.Cagliari. Il Comune ha definito il progetto per mettere in sicurezza lo sperone roccioso e bonificare l’area occupata dal camposanto di Bonaria. Ci siamo?

Speriamo…

 

Lapide rottaE ci siamo. Finalmente a Cagliari arriva un progetto per risanare una vecchia cava di pietra.

Cagliari è una città nata con la bianca pietra estratta nelle sue viscere sotterranee.

Dalle cave di calcare, infatti, sono stati partoriti blocchi di materiale roccioso.

Ma tanti “vuoti” lasciati in eredità al capoluogo sardo dall’attività estrattiva, non sono stati bonificati, siano essi grotte, cunicoli, gallerie o appunto cave all’aperto. Come quella di Bonaria, colle urbano in parte occupato da una necropoli romana e dal Camposanto monumentale.

A Cagliari arriva la bonifica di una cava, già.

La singolarità della notizia consiste nel fatto che questa cava è stata occupata da oltre 100 anni dalle sepolture del Cimitero monumentale di Bonaria: tombe, sepolcri di bianco marmo e di trachite, statue, edicole sacre… etc. Un posto, quindi, da tutelare e da salvare perchè su un gruppo di tombe grava l’ombra della caduta massi. 

Perchè la cava abbandonata prospicente il cimitero monumentale ha vissuto, nel tempo, il distacco di grandi massi rocciosi. 

Ora il Comune di Cagliari corre ai ripari e cerca di mettere una pezza al degrado.

Come? Con la definizione di un impegno di spesa pari a 275mila euro.

Con questi fondi l’amministrazione civica interverrà nella vecchia cava in parte occupata dallo storico cimitero di Bonaria.

Sarà messo in sicurezza anche lo sperone roccioso vicino all’ingresso, situato in viale Bonaria angolo viale Cimitero, ricco di testimonianze archeologiche anche del periodo romano.

Il recupero ambientale della vecchia cava fa parte di un più ampio progetto che prevede la realizzazione di un percorso itinerante che, partendo dal sagrato della Basilica, proseguirà lungo viale Bonaria per poi toccare la storica cava storica di calcare e raggiungere una sorta di canyon oggi abbandonato.

Successivamente anche la monumentale gradinata realizzata nella seconda metà del 1800 da Gaetano Cima diverrà il futuro punto panoramico di tutto il cimitero, godibile oggi dalla terrazza dell’ossario ma, di fatto, immerso nel degrado. 

 

LA STORIA DEL CAMPOSANTO

 

La necropoli monumentale di BonariaIl Cimitero emtra in attività nel 1829. Soppianta definitivamente la vecchia usanza di seppellire i morti nei giardini e sagrati delle chiese di Cagliari.

A reagolare la nuova normativa cimiteriale è Napoleone.

Così anche Cagliari si mette in regola, e costruisce un grande quadrato cimiteriale. Dove? A Bonaria, area collinare occupata da una necropoli romana, e da alcune tombe paleocristiane. L’attività di sepoltura ottocentesca si protrae sino a 1968.

A Bonaria finiscono tanti morti: quelli della guerra del 1943, ma soprattutto i defunti illustri della città, i suoi cittadini onorari, sindaci, avvocati, persone dell’elite medio borghese. Mentre i poveri dimorano sul terreno, in tombe poco decorate, comunque rispettando l’austerità di un cimitero importante. E dopo un lungo abbandono, che dal dopoguerra si è protratto ai giorni nostri, all’incirca cinque anni fa sono stati avviati dal Comune di Cagliari, con il reperimento di fondi comunitari, i primi lavori di restauro. Il sito versa, in parte, in condizioni tutt’altro che ottimali.

Si racconta che risalga al tempo della dominazione punica la vocazione funeraria del colle di Bonaria. Si dice che successivamente con i romani e le prime comunità cristiane si siano insediate nel luogo ed il ritrovamento di preziosi oggetti, reperti storici, conferma la leggenda.  

 

IL RESTAURO DELLA CAVA. Per recuperare tutto il cimitero ottocentesco e la vicina necropoli romana sarebbero necessari alcuni milioni di euro. 

Un primo passo arriva con il bando per il recupero di aree interessate da attività estrattive poi abbandonate, quando quattro anni fa, l’Università, propose al Comune un progetto per il recupero di questa zona cimiteriale, per inserire Bonaria nel circuito Europeo dei Cimiteri Monumentali.

Nel 2009 il progetto dell’Università venne accolto dal Comune e inserito nell’elenco dei progetti da presentare in Regione. Nel 2010 l’approvazione.

Dopo altri due anni (per il varo del progetto definitivo, che ha sommato ai 250mila euro regionali 25mila euro provenienti direttamente dalle casse comunali), è ora possibile dar forma al recupero della cava. 

Entro l’estate 2013 aprirà il cantiere. Dopo un anno, giusto il tempo necessario per completare i lavori, Bonaria, il grande cimitero monumentale, avrà un volto nuovo. Speriamo!

 

Marcello Polastri

 

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