Cagliari: speleologi salvano un gabbiano reale

Un gabbiano reale è stato salvato sul colle di Sant’Elia a Cagliari. Aveva un’ala spezzata ed ora è salvo.

Era ferito e impaurito. Saltellava, pur con evidente difficoltà, da una parte all’altra su una parete rocciosa a picco sul mare.

Poteva dunque cadere e così, due speleologi del Gruppo cavità cagliaritane, dopo aver chiamato i Carabinieri, hanno deciso di intervenire.

Ad avvistare il volattile, un esemplare di “Larus Michaellis”, detto in modo semplice un Gabbiano reale, sono stati due esploratori del GCC, Marcello Polastri e Alessandro Melis, impegnati nella scalata di una parete rocciosa per accedere alle grotte naturali di Capo Sant’Elia e realizzare immagini fotografiche.

Una operazione tutt’altro che semplice, svoltasi a 70 metri di altezza sul mare, nella parete calcarea a picco sulla Grotta dei Colombi.

I movimenti dell’animale erano limitati a brevi salti tra i rovi, e correva il rischio di cadere rovinosamente.

I due scalatori hanno sospeso l’operazione esplorativa delle grotte e dopo aver chiamato il 112 hanno saputo dai Carabinieri l’iter burocratico da seguire: “contattate le Guardie Forestali”.

Dal 112 la chiamata è stata trasferita alle Guardie forestali che hanno consigliato ai socorritori di contattare il Centro Veterinario di Monserrato.

Raggiunto al telefono di servizio dopo una lunga attesa, il veterinario di turno era impegnato nella zona di Villasimius in una delicata operazione chirurgica ad un altro animale ferito.

Gli speleologi non si sono persi d’animo e hanno deciso di agire: raccolto il Gabbiano, mentre lo stesso cercava di divincolarsi beccando ripetutamente i soccorritori, gli stessi sono riusciti a sedarlo utilizzando un giubbotto per raccoglierlo.

Nel frattempo, mentre gli scalatori si portavano in basso discendendo la parete calcarea, un’auto della Provincia di Cagliari raggiungeva il porticciolo di Marina Piccola.

A bordo c’era l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Cagliari, Ignazio Tolu che ha preso in consegna l’animale, per trasportarlo nel Centro Veterinario di Monserrato.

Sottoposto a una delicata operazione chirurgica (con l’amputazione dell’ala), il Gabbiano verrà inserito in un apposito progetto di reintegro ambientale.