Un sopralluogo conoscitivo dei sotterranei di Castello è stato effettuato il 31 Marzo dagli speleologi del Gruppo Cavità Cagliaritane.
Il GCC, con Marcello Polastri e Diego Scano hanno accompagnato una delegazione del Comune di Cagliari per valutare se, nella prossima manifestazione Cagliari monumenti Aperti prevista ogni anno a Maggio, verranno inseriti i passaggi segreti del Castel di Castro, come auspicato dagli speleologi urbani, “al fine di favorire, attraverso le nostre competenze, l’illustrazione della conoscenza del patrimonio sotterraneo della città” .
Un sopralluogo conoscitivo nei sotterranei più intimi e segreti di Castello è stato effettuato il 31 Marzo dagli speleologi del Gruppo Cavità Cagliaritane. Il GCC ha accompagnato ieri mattina una delegazione di tecnici e ingegneri del Comune di Cagliari per valutare se, nella prossima manifestazione Cagliari monumenti Aperti (prevista ogni anno a Maggio), verranno inseriti i passaggi segreti del Castel di Castro: una serie di gallerie e stanze segrete note ai soli “addetti ai lavori ma da rendere fruibili” come auspicato dagli speleologi urbani, “per favorire, attraverso le nostre competenze esplorative e il lavoro degli studenti di Architettura, la visita, l’illustrazione e la conoscenza del patrimonio sotterraneo della città”.
Dopo il disbrigo di alcune pratiche (permessi), dopo aver indossato il casco protettivo e le lampade, via all’apertura di una pesante botola e poi giù, in una lunga scalinata che da accesso al complesso di ipogei: camere funerarie? Cisterne? Sepolture?
Tanti i dubbi e le leggende su questi sotterranei che sono stati un po di tutto, considerato l’initerrotto utilizzo da parte dell’uomo.
All’iniziativa, sollecitata oltreché dagli esploratori, dagli alunni della Facoltà di Architettura presieduta dai professori Sanna e Tramontin, hanno partecipato i referenti delle associazioni Imago Mundi e consorzio Camu’. Anche Antonello Floris, presidente del Circolo speleo Sesamo 2000, ha fornito le spiegazioni storiche di un complesso sotterraneo che è stato oggetto del sopralluogo.
E’ possibile che, per la prossima manifestazione Monumenti Aperti, una grande attrattiva verrà svelata all’ampio pubblico: un complesso di sotterranei esteso circa 600 metri quadri, con sale e pozzi, cisterne e gallerie usate dal periodo Romano fino alla seconda guerra mondiale. Sull’esatta ubicazione del sito, per ora, c’è uno stretto riserbo. Gli speleologi, infatti, proseguiranno in questi giorni con una campagna esplorativa e poi, via ai lavori di pulizia e illuminazione del complesso underground.
“E’ bello offrire ai cittadini un nuovo, importante tassello di storia cittadina vissuta anche attraverso le grotte. Quelle che il GCC ha esplorato quando i nostri soci come il sottoscritto, erano poco più che adolescenti” ha concluso Polastri.