E’ polemica anche in Sardegna per la nascita della Giga Network 5G preannunciata anche dal colosso Vodafone.
La rete 5G, che infatti mette a disposizione della telefonia cellulare maggiori capacità e potenza di calcolo per PC, Tablet e Smartphone supportando così i servizi di nuova generazione e una navigazione in tempo reale, fa discutere per il possibile aumento di tumori.
5G e aumento tumori, le ultime ricerche parlano chiaro: il pericolo esiste ed è fondato. Questo il titolo di un articolo pubblicato nel 2o18 dai media de Il Fatto Quotidiano.
Ora, i timori, ed i possibili tumori da “telefonia 5G“, riguardano Cagliari, città capoluogo della Sardegna nella quale è nato un Comitato No G5 Sardegna che di recente ha manifestato il suo ‘NO’ alla sperimentazione della quinta generazione della telefonia mobile.
In un volantino distribuito ai passanti si sottolineano le possibili conseguenze sulla salute. Ma anche per l’occupazione. Si teme infatti che “l’esposizione – spiega il Comitato – di intere cittadinanze 24 ore su 24 a campi elettromagnetici ad altissima frequenza, sino ad oggi mai esplorate su ampia scala, pone un problema etico e di grande responsabilità a chi amministra le città candidate alla sperimentazione. Isde-Medici per l’Ambiente e i comitati di cittadini, come in tutta Europa e nel mondo, chiedono ai sindaci delle città di non aderire ai programmi di sperimentazione se non vengono forniti dati certi sugli effetti dell’inquinamento elettromagnetico ad alte frequenze sulla salute“.
L’ACCORATO APPELLO è stato rivolto, nel dettaglio, ai sindaci dei centri coinvolti nel test: “dicano no in attesa che vengano forniti dati certi sui rischi per la salute“.
In attesa che si riunisca il Consiglio Comunale, verrà comunque presentato un documento e successivamente un ordine del giorno rivolto al Consiglio comunale di Cagliari, per deliberare lo Stop alla sperimentazione 5G. Nel frattempo, impazza la polemica.
Perché, da un lato, quella che oggi è la rete più potente è capace di raggiungere il massimo della performance a Milano, Bologna, Torino, Roma e Napoli con l’obiettivo di estenderlo presto a 100 città italiane. Tra queste città, non a caso, rientra Cagliari.
Sullo stesso argomento, dalle web community Sardegna Sotterranea ed Esplora Sardegna è stato presentato il seguente documento:
Al Presidente della Regione Sarda
Al Consiglio Regionale
Oggetto: rete wireless di quinta generazione, appello e pre-ordine del giorno per sospendere la realizzazione di impianti 5G, antenne e ripetitori di telefonia cellulare 5G in attesa di accertamenti e futura normativa e disciplina in Sardegna.
Premesso che
Cagliari e dunque la Sardegna, rientrano tra le città italiane e Regioni, di attuale sperimentazione della Tecnologia di telefonica cellulare 5G di ultimissima generazione, per la quale sarebbero necessarie accurate “Valutazioni preliminari per la tecnologia 5G” in base ad un sano e correttamente auspicabile “Principio di precauzione”;
Le preoccupazioni del mondo politico-istituzionale sui possibili pericoli derivati da antenne, impianti e ripetitori vari per la rete wireless di quinta generazione, meglio nota come 5G, è ad oggi oggetto anche per voce dei media, di ambiguità e incertezza degli organi sia sovranazionali che privati (come l’ICNIRP) che “hanno posizioni molto diverse le une dalle altre, nonostante l’enorme evidenza di studi pubblicati”, in considerazione che, secondo i più, “sarebbe ormai accertato che il 5G provochi danni sul corpo umano, quali rotture dei filamenti del DNA”.
Ravvisato che
è sconfinata, in tal senso, la letteratura biomedica indipendente prodotta dall’autorevole biochimico americano Martin Pall.
Si chiede al Presidente della Regione, ai Consiglieri tutti e al Sindaco di Cagliari
Quali massime autorità sanitarie locali, di voler sospendere in via cautelare, per il bene dei cittadini Cagliaritani e dei Sardi, così a tutela della loro salute, la realizzazione di possibili impianti per la tecnologia cellulare 5G ed eventualmente redigere un Piano, di concerto con le autorità competenti, per gli impianti della tecnologia 5G per valutare se, e solo in fase successiva, rilasciare eventuali singole autorizzazioni nell’ottica dell’applicazione del principio di precauzione e salute pubblica, in modo da valutare attentamente il rilascio di qualsivoglia autorizzazione per impianti 5G nel territorio comunale isolano, e più nel dettaglio del Capoluogo isolano e dell’Area vasta.
In attesa di Vs risposte, si domanda, altresì, un impegno a sensibilizzare sul tema 5G anche l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia (ANCI) al fine di trovare la soluzione migliore a tutela della salute pubblica.
Cordiali saluti.