Pubblichiamo la lettera scritta da Pietro Cossu, che “manca dalla Sardegna da diversi anni” ma conserva vivi i ricordi legati ad alcune esperienze maturate nei sotterranei di Cagliari. Gli esperti del nostro gruppo risponderanno in questi giorni ai quesiti posti da questo amante della Cagliari sotterranea che ringraziamo per il contributo spedito al nostro portale…
PASSEGGIATA COPERTA E SOTTERRANEI Ho letto su internet che finalmente è stata restaurata la passeggiata coperta e che durante i lavori di restauro sono state “scoperte quasi per caso” delle grotte e se non ricordo male, un tunnel e parte della cosiddetta strada delle forche. Voglio riferire i miei ricordi di ragazzo, quando varcata la porta dei leoni (dalla primavera del 44 io abitai per quasi dodici anni a ridosso del castello in via Giovanni Spano) attraverso una breccia nel muro del bastione San Remy ancora offeso dalle bombe (poi chiusa se non ricordo male con una porta in ferro) insieme ai miei compagni di gioco mi introducevo nella passeggiata coperta semibuia, vuota e polverosa e ci avventuravamo in quegli anfratti, che quasi certamente si erano rivelati a causa delle lesioni riportate dai muri. Probabilmente, nel 49 (erroneamente nell’articolo da me letto era stato indicato il 1948), per poter ospitare la fiera campionaria, quei cunicoli o grotte, forse scambiate per cavità della roccia su cui poggia il castello, vennero murate e se ne perse la memoria.
Dei tunnel che attraversano la cittadella,come definisco io il castello, la gente di allora ne parlava, anche perché nei sòttani la gente più povera, talvolta veri e propri diseredati, nei resti dei cunicoli e delle vecchie cisterne riadattate ci abitavano e ci morivano.
Giusto il recupero del castello, ma ho notato ché in un certo qual modo si tende a scoraggiare la gente dall’abitarvi. Forse è una mia impressione. Non condivido la sistemazione attuale dell’anfiteatro, violentato da quelle strutture in legno e acciaio che ne hanno nascosto e snaturato l’aspetto e sono una vera e propria offesa al buon gusto e al rispetto dell’arte. Vorrei porvi una domanda : siete a conoscenza dell’esistenza nel vecchio arsenale dell’accesso ad un tunnel? Io ne ho sentito parlare negli anni 50 quando ancora, anche se vuoto era di pertinenza dell’esercito e ne era custode il padre di un mio amico.
Può darsi che ciò che io ricordo sia distorto dal passare del tempo ma, vi sarò grato se mi correggerete o darete conferma delle poche cose che io vi ho riferito. Cordiali saluti Pietro Cossu