Da decenni terra i sbandati e senzatetto, poi i crolli e le piante spontanee che devastano sempre più le vetuste mura, soffocando case, caserme, vecchie stalle.
Benvenuti a Cagliari, in quella che è stata ribattezzata la Caserma Trieste, considerata la vicinanza con l’omonimo viale. Nata sui resti dello Stallaggio Meloni, quest’area fatiscente si estende per ben 20.000 mq.
La metà dei quali sono occupati da vecchi edifici di terracotta e pietra calcarea che cadono a pezzi.
A pensare che nel lontano 1920, proprio da queste parti, venne disputata la prima partita ufficiale del Cagliari Calcio (dopo una amichevole giocata in una pizza d’Armi allagata dalla pioggia). Era l’8 settembre 1920.
A pensare che quanti passano in viale Trieste continuando a chiedersi cosa potrebbe nascondersi dietro la rete metallica che divide il marciapiede da una sorta di boschetto cittadino, a ridosso dei binari ferroviari di San Paolo. Non a caso si notano, a due passi dalla sede della Polizia Municipale, tante casupole prive di tettoia o di gran parte delle mura.
Ancora al 1936 questa zona era nota come “Sa Stalla mamma”, o più semplicemente come Stallaggio Meloni in quanto divenne il deposito per i carri merci che da tutta la Sardegna raggiungevano la zona portuale. Poi, dopo la costruzione della ferrovia, i suoi terreni polverosi divennero sia un campo sportivo e, nel 1936, l’area fu requisita dalla Regia Areonautica che vi edificó una vasta Caserma con le officine dell’Aviazione Legionaria.
Erano gli anni nei quali l’Italia offrì aiuto al franchismo con i bombardamenti sulla Spagna.
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Poi venne la seconda guerra mondiale e saltó per aria la vicina Scuola ufficiali della Regia Areonautica, tra l’attuale via Nazario Sauro e il viale Trieste, dove oggi sorge la sede dell’Assessorato all’Urbanistica.
Nella Caserma Trieste non caddero bombe ma oggi è come se la stessa avesse subito una vera devastazione.
LA STORIA DEL DEGRADO è sopraggiunta, in un certo senso quando, a guerra finita, la caserma passò al Ministero della Difesa che ne fece uso come alloggio ufficiali (in seguito alla nascita della Repubblica Italiana) per poi decretarne la dimissione, nel 1968.
Risale al 1973 la cessione alla Regione autonoma della Sardegna da parte del Ministero della Difesa.
Infine la cessione d’uso, nel 1975, di gran parte dell’area al Comune di Cagliari che vi collocò la sede del corpo dei Vigili Urbani, attuale Polizia Municipale. Purtroppo, essendo rimasta inutilizzata, gran parte dell’area è stata abbandonata.
Le mura della caserma stanno cadendo a pezzi. Oramai crollate le coperture degli edifici, al loro interno ci sono più piante che piastrelle.
La vegetazione spontanea è composta principalmente da grandi ficus retusa che hanno messo radici aeree sulle case sottostanti. Un luogo “non luogo” della città.
Ma anche una spettacolare architettura verde, che vegeta vivendo dunque in un disequilibrato contrasto tra storia e verde urbano.
Mentre le piante seguono le forme e talvolta soffocano una oramai datata progettazione umana, l’ex Caserma Trieste o ex Stallaggio Meloni, sono l’emblema dell’abbandono e del degrado che si rinnova da decenni alle porte del capoluogo sardo. Un grande peccato dinnanzi ad uno spazio inutilizzato.