Questa mattina una comitiva di gitanti dell’associazione Sardegna Sotterranea nel colle Tuvixeddu a Cagliari, ha udito uno strano “canto”, “poco più che un cinguettio” hanno detto in tanti.
In quegli istanti, su un’antica cava nel cuore della necropoli punica più grande del Mediterraneo, si è presentato uno strano e curioso rapace che, grazie a questa bella immagine di Marco Granara, possiamo distinguere come un bell’esemplare di falco pellegrino.
Sì. Parrebbe proprio lui, l’uccello più veloce finora conosciuto (con una velocità raggiunta tra i 180 e 240 km/h). Ma quel che sorprende è un altro aspetto.
Ad oggi infatti, nel colle Tuvixeddu, sono noti esemplari di gheppio ma è forse questa la prima volta nella quale un falco pellegrino è stato avvistato e immortalato nel cuore di Cagliari, a ridosso dell’antica necropoli punica.
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“Un caso curioso. Dimostra di come Tuvixeddu possa ancora rappresentare un habitat ideale per la fauna locale. Non solo il luogo dell’archeologia urbana da difendere ma anche della fauna e flora locale da tramandare, da proteggere e da studiare” afferma Marcello Polastri, alla guida del gruppo di escursionisti.