Accadono strane cose nel mare di Torre delle Stelle…
tempo fa lo sfortunato delfino che, infilzato con una fiocina e spiaggiato, venne fatto a pezzi con una motosega.
Adesso si scopre che a far compagnia alla statua sommersa del Cristo dei subacquei, sono tante reti da pesca.
Eccole in queste immagini, le enormi reti in questione: sono definite “da posta”. Alcune sono lunghe centinaia di metri. Se ne contano almeno 4 poste ad anello come a cingere un tratto di mare per 1 kmq.
Quel che appare singolare nome è tanto la loro grandezza. Ma la loro collocazione a un centinaio di metri dalla magnifica spiaggia di Torre delle Stelle che, specialmente in questo periodo, è frequentatissima dai bagnanti.
Tra essi c’e chi ha rischiato pericolosamente di entrare in contatto con le reti perché, in alcuni punti, sono RICONOSCIBILI APPENA.
Si notano più sul fondo che a pelo d’acqua, essendo prive di elementi colorati, di galleggianti o dispositivi luminosi.
La loro base rasenta un suggestivo fondale composto da una estesa franata di massi granitici: tana ideale per i pesci.
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Da queste parti il paesaggio sottomarino è variegato e di grande interesse. Saraghi, spigole, murene, castagnole e polpi in quantità.
E poi ci solo le SECCHE E I RELITTI. Vere oasi di posidonia: ospitano orate, dentici e lecce che si spingono fin sotto la costa per cacciare.
Lo sanno bene i subacquei esperti che, armati di macchina fotografica, possono visitare la statua del Cristo del mare, posata in onore ai caduti e alle vittime delle onde.
LA STATUA che ha dato il nome a quest’angolo di Sardegna, la spiaggia del Cristo appunto: ha creato maggiore interesse per gli amanti dell’immersione o per chi da queste parti vorrà fare un tuffo nel mare. Reti permettendo.